Due contratti scuola da rinnovare, ma si agisce per legge su formazione e aumenti (ma non per tutti) stipendiali

Gilda Venezia

Mentre il Ministro dell’Istruzione è rimasto indietro di due contratti da rinnovare, quello 2019-2021 scaduto da ben 40 mesi e quello 2022-2024 che sarebbe dovuto entrare in vigore dall’1 gennaio 2022 ma che per adesso vede solo l’esordio nel cedolino di aprile della seconda voce di indennità di vacanza contrattuale. Nessun atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale, ma soltanto, come abbiamo suddetto, due indennità di vacanza contrattuale a partire dal cedolino di aprile, i codici di riferimento nel cedolino sono 118/k78 e 119/k78, il primo si riferisce al mancato contratto 2019-2021 e il secondo al contratto 2022-2024.

Niente contratti ma ore aggiuntive per legge

Nella migliore tradizione dei suoi predecessori, anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, pensa di modificare per legge la mancanza di contratti e di accordi con i sindacati. Proprio ieri, in Consiglio dei Ministri, si è approvato un decreto legge che riguarda la scuola e in particolare la formazione obbligatoria dei docenti di ruolo, con lo svolgimento di queste ore, fuori dall’orario di servizio, e con la valutazione individuale, che potrà essere positiva o negativa.

Tale formazione in caso di valutazione positiva, consentirebbe al docente un riconoscimento di incentivo salariale nei limiti di spesa prevista da un fondo previsto per la valorizzazione professionale.

Comitato valutazione scuola

Le verifiche intermedie e quella finale sono effettuate dal comitato per la valutazionedella scuola e, in particolare, nella verifica finale il comitato viene integrato da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico di un altro istituto scolastico. In caso di mancato superamento della verifica annuale o conclusiva la prova può essere ripetuta l’anno successivo.

Scuola di Alta Formazione

Sarà la Scuola di Alta formazione, sulla base di un modello di valutazione approvato con decreto del Ministro dell’istruzione, sentito l’INVALSI, ad avviare dall’anno scolastico 2023/2024 un programma di monitoraggio e valutazione degli obiettivi formativi specifici per ciascun percorso di formazione, ivi compresi gli indicatori di performance, che sono declinati dalle singole istituzioni scolastiche secondo il proprio PTOF, anche al fine di valorizzare gli strumenti presenti a normativa vigente.

Nella verifica dei docenti alla fine della formazione obbligatoria sarà il comitato di valutazione a tenere anche conto dei risultati ottenuti in termini di raggiungimento degli obiettivi e di miglioramento degli indicatori prefissati.

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Due contratti scuola da rinnovare, ma si agisce per legge su formazione e aumenti (ma non per tutti) stipendiali ultima modifica: 2022-04-23T05:30:53+02:00 da

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