di Ernesto Galli Della Loggia, Il Corriere della Sera 6.11.2015.
L’associazione contesta il decreto che stanzia ulteriori 110 milioni di euro per le scuole belle, interventi di piccola manutenzione e decoro che non sono una priorità. E ricorda che l’8 per mille per l’edilizia scolastica non ha avuto successo
L’8 per mille? «Occasione mancata»
Come segnala la Corte dei conti, l’opportunità di destinare parte delle proprie detrazioni fiscali alla sicurezza degli edifici, l’8 per mille. non solo è stata scarsamente pubblicizzata, facendo sì che il fondo fosse esiguo rispetto alle potenzialità. Ma poi le risorse arrivate sono confluite in un Fondo unico per l’edilizia scolastica, e destinati quindi agli interventi sulle scuole legati ad eventi eccezionali e imprevedibili. Un’opportunità sprecata, secondo Cittadinanzattiva, di usare quei soldi per garantire maggiore sicurezza agli edifici.
#lamiascuolaccogliente
Ma il ministero dell’Istruzione va avanti sulla strada del decoro scolastico, e stanzia un milione di euro per migliorare gli spazi comuni nelle scuole italiane. Sul sito del Miur è stato pubblicato un avviso pubblico – #lamiascuolaccogliente – per la valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici. Un’iniziativa «per riqualificare, abbellire, valorizzare gli ambienti scolastici, insediando – spiega Viale Trastevere – laboratori permanenti che ospitino iniziative che stimolino la creatività degli studenti, favoriscano le esigenze degli istituti e li rendano maggiormente aperti al territorio e in grado di favorire processi di integrazione e multiculturalismo». Entro le 23.59 di giovedì 10 dicembre, le scuole statali di ogni ordine e grado, singolarmente o in reti, potranno inviare la propria candidatura secondo le modalità indicate nel bando reperibile sul sito ministeriale. Il contributo massimo erogato dal Miur per ogni singolo progetto sarà di 50.000 euro. Le proposte ammissibili al contributo devono riguardare il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione di spazi comuni presenti nelle istituzioni scolastiche e potranno essere realizzate anche attraverso il coinvolgimento di enti, fondazioni o associazioni culturali, istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e/o enti locali e territoriali. I progetti saranno valutati da un’apposita commissione in base, tra gli altri parametri, alla loro idoneità a favorire il recupero di spazi scolastici inutilizzati o diversamente utilizzati; capacità di coinvolgere gli studenti e valorizzarne la creatività; combattere la dispersione scolastica; garantire la coesione sociale, l’integrazione e il multiculturalismo, con il coinvolgimento di studenti stranieri.