Formazione docenti, per finanziarla tagli sull’organico: ‘misure inaccettabili’

di Lara Sardi, Scuola in Forma, 2.5.2022.

Gilda Venezia

La riforma della scuola promossa dal Ministro Bianchi ha suscitato sin da subito molte polemiche: adesso che il Decreto Legge n. 36 ha visto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, molti aspetti sono maggiormente chiariti, destando ancora di più il disappunto di docenti e sindacati. Per il personale di ruolo, aspetto focale è la formazione docenti sia iniziale, che obbligatoria che continua, e la relativa valutazione. Misure non ammissibili per i sindacati, che evidenziano subito che per finanziare tali disposizioni occorre attingere alle risorse attualmente destinate alla scuola: tagli in vista anche sull’organico dell’autonomia.

Tagli sull’organico di potenziamento per finanziare il sistema di formazione docenti

Già è polemica sulle modalità di reperimento delle risorse per l’avvio del sistema di formazione docenti che prevede premi incentivanti per chi supera con esito positivo i percorsi formativi triennali stabiliti dalla Scuola di Alta Formazione. I fondi per il “premio” una tantum ai docenti sono pari a 20 milioni di euro nel 2026, 85 milioni nel 2027, 160 milioni nel 2028, 236 milioni nel 2029, 311 milioni nel 2030, fino ad arrivare a 387 milioni a partire dal 2031 in poi.

Ma da dove si reperiranno tali soldi? In un precedente articolo abbiamo visto che il Decreto Legge prevede la decurtazione della carta del docente, che, se non eliminata del tutto, rischia quantomeno di dimezzarsi. Lo stesso Decreto stabilisce che “agli oneri derivanti dall’attuazione [delle misure] si provvede mediante razionalizzazione dell’organico di diritto effettuata a partire dall’anno scolastico 2026/27”.

In altre parole, i fondi necessari per “premiare” i docenti, che si formeranno su base volontaria, si reperiranno attraverso tagli sul contingente in dotazione alle scuole: in base a quanto calcolato dai sindacati, si taglieranno circa 10.000 cattedre, principalmente occupati da posti di potenziamento, che si decurteranno dai posti rimasti liberi dai pensionamenti.

Misure inaccettabili per Flc Cgil e Gilda

Per il sindacato della Flc Cgil il sistema di formazione docenti e le relative misure per finanziarla non sono accettabili: “Il Governo introduce per legge la valutazione degli insegnanti, scavalcando il contratto e finanziandola attraverso il taglio di circa 10 mila cattedre e la riduzione dei finanziamenti già esistenti della card docenti e dei fondi della legge 440/97 sull’autonomia scolastica”, si legge in un comunicato stampa. “Fino a quando dal decreto non verranno stralciate le parti di esclusiva pertinenza del CCNL e non verranno investite nuove risorse che non sottraggano soldi da partite già esistenti, per la FLC CGIL non ci sarà alcuno spazio di confronto”.

Altrettanto duro il commento di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che afferma: “Sulla formazione l’unica cosa certa è la spesa per retribuire lautamente il presidente e i dirigenti del nuovo ente pubblico denominato Scuola di Alta formazione dell’istruzione e sistema di formazione continua incentivata, mentre ancora una volta si tenta di scaricare sugli insegnanti ulteriori aggravi di lavoro senza che sia corrisposta alcuna retribuzione”.

Decreto reclutamento, Di Meglio: “Umiliante per docenti e Parlamento”

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Formazione docenti, per finanziarla tagli sull’organico: ‘misure inaccettabili’ ultima modifica: 2022-05-03T03:51:48+02:00 da
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