Forse non tutti sanno che il 6 dicembre cambiano moltissime cose anche per la scuola

di Fabio Luppino, Huffington Post, 29.11.2021.

Il ministero non sembra preoccuparsene, ma tra il personale scolastico si moltiplicano gli interrogativi.

Gilda Venezia

Forse non tutti sanno che il 6 dicembre cambiano moltissime cose anche per la scuola. A partire da chi potrà prendere o meno i bus. In assenza di un’informazione dettagliata da parte del ministro all’Istruzione (che però rassicura sugli esami in presenza per il prossimo anno, cosa che il personale della scuola dà per scontato) meglio iniziare, in ogni caso, la prossima settimana informati (norme di comportamento che valgono dal 6 dicembre prossimo al 15 gennaio 2022)

Dai 12 anni in su (al di sotto si è esentati) per salire su un mezzo pubblico e recarsi a scuola bisognerà avere almeno un tampone antigienico negativo o molecolare (negativo): certo, farsi il vaccino, la prima dose, sarebbe meglio, ma non vogliamo essere troppo prescrittivi (anche se). L’alternativa è farsi accompagnare, perché per l’ingresso a scuola non serve alcun lasciapassare agli studenti (anche qui, vaccinarsi non guasterebbe viste le ore che si passano nella stessa aula, benché con mascherina). Sarà così un’odissea, ogni mattina, il percorso casa-scuola, soprattutto nelle grandi città.

Ma ci sono attività scolastiche da fare altrove, come progetti da seguire a teatro già programmati (sempre sopra i 12 anni). Su questi non si scappa: ci vuole il vaccino, la prima dose, o niente. Tra professori e dirigenti avveduti e riflessivi si è già aperto il dibattito: rischiamo di non essere inclusivi. Sarà anche, ma tra Omicron e l’inverno è meglio tutelarsi. Spiegare ai genitori quali sono le norme e invitarli a darsi una regolata. Inclusione è anche rispetto per chi fa il suo dovere verso gli altri (anche se sento già le folle contrarie).

Altro non secondario problema è l’alternanza scuola lavoro. Ministro, dalla scuole attendono chiarimenti anche su questo (non possono chiedere tutto a Draghi o Speranza). Come si devono regolare? Qui l’incertezza regna sovrana. Come se non bastasse, i genitori un po’ ignari (gravemente ignari) e un po’ finti tonti chiedono alle scuole se ci saranno le gite scolastiche. E’ pacifico il no per quelle all’estero, problematicissimo in Italia, con norme restrittive per i musei dove servirà avere almeno una dose di vaccino o essere guariti dal Covid per potervi accedere (sempre sopra i dodici anni).

Infine, il personale scolastico.

Il testo del decreto dice: dal 15 dicembre per  tutto il personale scolastico (dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo) scatta l’obbligo vaccinale “da adempiersi, per la somministrazione della dose di richiamo, entro i termini di validità delle certificazioni verdi COVID-19 previsti dall’articolo 9, comma 3, del decreto-legge n. 52 del 2021, si applica anche alle seguenti categorie”.

Le possibilità offerte dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale sono tre

  • avviare autonomamente il percorso vaccinale, prenotando la prima dose (o la seconda, se è trascorso l’intervallo stabilito)
  • attendere l’invito da parte del Dirigente Scolastico a produrre  – entro cinque giorni – la  documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione o il differimento o l’esenzione della stessa o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale o presentare la richiesta di avvio della vaccinazione (quest’ultima dovrà essere eseguita entro venti giorni dall’invito) o comunque l’insussistenza dell’obbligo (ad es. per i guariti ancora in periodo di validità del certificato).
  • non seguire il percorso vaccinale ed essere sospesi dall’attività lavorativa.
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Forse non tutti sanno che il 6 dicembre cambiano moltissime cose anche per la scuola ultima modifica: 2021-11-30T08:16:36+01:00 da
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