di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 27.7.2021.
Il ministero dell’Istruzione prende atto delle richieste formulate due settimane fa dal Comitato tecnico scientifico: sono quelle che dettano la linea, ad oggi, per la ripresa a settembre. A dirlo ai sindacati sono stati oggi i dirigenti del ministero dell’Istruzione sul rientro a settembre e il nuovo Protocollo sulla sicurezza. Per il dicastero di Viale Trastevere, in pratica, fa fede l’ultimo parere reso dal Cts, quello del 12 luglio scorso, nel quale è stata fornita la necessità di procedere con il mantenimento delle mascherine, del distanziamento e anche, se possibile, del Green Pass.
Il Cts però non si presenta
Alla riunione c’erano anche i tecnici del ministero, della struttura Commissariale per l’Emergenza. Ma non c’erano gli esperti del Cts: una mancanza che alcuni rappresentanti sindacali non sembrano avere bene accolto.
Tutti i presenti hanno detto che l’obiettivo comune è il rientro in presenza, con modalità di sicurezza però maggiori rispetto a quelle dell’anno ormai alla conclusione.
Il ministero ha quindi ribadito la volontà di far vaccinare il maggior numero possibile di dipendenti e studenti over 12.
I dubbi dei sindacati sui non vaccinati
A questo proposito, però, i sindacati hanno posto dei dubbi sui numeri forniti sinora, con oltre 220 mila docenti e Ata che non sarebbero vaccinati: una richiesta più che lecita, considerando che ad oggi si tratterebbe in prevalenza di personale precario non più alle dipendenze della scuola.
Venerdì prossimo, 30 luglio, le parti dovrebbero incontrarsi di nuovo: l’obiettivo è realizzare un documento rinnovato e condiviso sulla sicurezza.
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