dall’ufficio stampa della Gilda degli insegnanti, 9.5.2022.
Tentativo di conciliazione fallito: sindacati uniti in protesta contro le norme su reclutamento e formazione contenute nel decreto legge 36
Sciopero della scuola per l’intera giornata il 30 maggio. Questa la decisione assunta dai sindacati di categoria al termine della riunione che si è svolta questa mattina al ministero del Lavoro.
Nessuna risposta è giunta in merito alle richieste delle organizzazioni sindacali di modifica del DL 36 su formazione e reclutamento approvato nei giorni scorsi dal Governo.
Su tre punti essenziali – affermano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams – è mancata ogni forma di possibile mediazione:
- lo stralcio completo delle disposizioni di legge che incidono sulla libera contrattazione
. - l’individuazione di risorse finanziarie adeguate per procedere al rinnovo contrattuale
. - la stabilizzazione del personale precario che viene enormemente penalizzato dalle nuove regole
“La rigidità del ministero rispetto alle questioni sollevate non ha lasciato margini – sottolineano Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio – per questo abbiamo deciso di avviare un percorso di forte protesta, con diverse forme di mobilitazione, non escluso lo sciopero degli scrutini, e di informazione capillare del personale della scuola”.
Il prossimo appuntamento sarà quello dei direttivi unitari fissato per venerdì 13 maggio.
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Il 30 aprile scorso è stato publicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 36 Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Gli articoli 44, 45, 46 e 47 riguardano il sistema di istruzione e contengono drastici interventi in materia di reclutamento e formazione dei docenti.
Le nuove norme, che dovranno essere convertite in legge entro fine giugno, sintetizzate nelle slides a cura di Cesario Oliva.
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