inviata da Giovanni Vianello, 29.12.2024.
Per i docenti e il personale della scuola si aprono scenari bui.
Uscita dal lavoro nel pubblico impiego per vecchiaia a 70 anni.
Con buona pace di Salvini, Durigon, Giorgetti e tutta la destra che sbraitava contro la Legge Fornero, il governo Meloni è riuscito nell’impresa di peggiorarne molti dei fondamenti con la nuova Legge di Bilancio.
In particolare appare incredibile lo spostamento per l’uscita dal lavoro nel pubblico impiego per vecchiaia dagli attuali 67 anni a 70 anni con la cassazione dell’uscita obbligatoria a 65 anni in presenza dei requisiti previsti dalla Fornero.
In pratica il governo penalizza fortemente i dipendenti pubblici immaginando per loro una vita di lavoro obbligata dai bassi livelli stipendiali che non intende migliorare nell’immediato e nei prossimi anni unita alla prospettiva di pensioni miserabili. Per la scuola e i docenti è una pessima notizia.
La prospettiva è di fatto di bloccare o ritardare il turn over riempendo le classi di docenti anziani, stressati e deprofessionalizzati. Nonne e nonni in cattedra per le future generazioni dopo una vita di precariato e di concorsi imbarazzanti.
Forse godranno coloro che in classe ci vanno poco o mai e si dedicano all’organizzazione e alla gestione della macchina scolastica o ai “progetti” solitamente inutili, inefficaci e che tolgono tempo e risorse all’insegnamento, quello vero.
Un disastro.
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Legge di Bilancio e pensioni: il Governo peggiora la Fornero ultima modifica: 2024-12-30T06:44:48+01:00 da