intervista a Miguel Gotor
di C. Vol. Il Corriere della Sera 17.6.2015.
Che fate, ritirate tutti i vostri emendamenti come vi chiederà la relatrice Puglisi?
«Noi ne abbiamo presentati una ventina in una normale e dialettica logica parlamentare e ci aspettiamo che venga rispettata, poi sarà l’Aula a decidere, l’Aula è sovrana».
Ma senatore Miguel Gotor, lei è della minoranza pd, i vostri colleghi in commissione Istruzione a Palazzo Madama Francesca Puglisi e Andrea Marcucci questa mattina vi chiederanno un atto di responsabilità per riuscire ad approvare la Buona Scuola in tempi brevissimi, altrimenti saltano le assunzioni dei precari…
«Credo sarebbe serio assumersi le proprie responsabilità senza scaricare su altri le proprie inadempienze».
Ma con i tempi così allungati, i centomila insegnanti precari quando verranno assunti?
«Se la questione è assumere i precari, basterebbe fare oggi un decreto d’urgenza e assumerli tutti subito. Lo diciamo dall’inizio. In Italia la decretazione d’urgenza si è fatta per casi molto meno urgenti e necessari di questo. E anzi, secondo i conti fatti, se ne potrebbero assumere perfino di più dei centomila, potremmo arrivare anche a 130 mila persone».
E che fine farebbe la riforma di tutto il sistema scolastico italiano?
«Non vogliamo che salti, ma vogliamo una discussione seria, un confronto vero che farebbe bene sia al Pd sia al governo. Facciamo subito le assunzioni e poi parliamo della Buona Scuola, ma non dobbiamo arrivare alle calende greche, discutiamo e chiudiamola entro l’estate. Questa è la nostra proposta».
Matteo Renzi ha convocato per i primi di luglio una conferenza per spiegare la Buona Scuola a tutti. Parteciperete?
«Da tempo chiedevamo una pausa di riflessione, bisogna ascoltare il mondo della scuola, per migliorare il decreto e rispondere alle richieste di quel mondo. Renzi ha detto che ci sono stati degli errori, bene, individuiamoli e correggiamoli: sarebbe un atto di maturità e serietà, ma deve essere un confronto serio e nel merito, non uno show».
Che fate, ritirate tutti i vostri emendamenti come vi chiederà la relatrice Puglisi?
«Noi ne abbiamo presentati una ventina in una normale e dialettica logica parlamentare e ci aspettiamo che venga rispettata, poi sarà l’Aula a decidere, l’Aula è sovrana».
Ma senatore Miguel Gotor, lei è della minoranza pd, i vostri colleghi in commissione Istruzione a Palazzo Madama Francesca Puglisi e Andrea Marcucci questa mattina vi chiederanno un atto di responsabilità per riuscire ad approvare la Buona Scuola in tempi brevissimi, altrimenti saltano le assunzioni dei precari…
«Credo sarebbe serio assumersi le proprie responsabilità senza scaricare su altri le proprie inadempienze».
Ma con i tempi così allungati, i centomila insegnanti precari quando verranno assunti?
«Se la questione è assumere i precari, basterebbe fare oggi un decreto d’urgenza e assumerli tutti subito. Lo diciamo dall’inizio. In Italia la decretazione d’urgenza si è fatta per casi molto meno urgenti e necessari di questo. E anzi, secondo i conti fatti, se ne potrebbero assumere perfino di più dei centomila, potremmo arrivare anche a 130 mila persone».
E che fine farebbe la riforma di tutto il sistema scolastico italiano?
«Non vogliamo che salti, ma vogliamo una discussione seria, un confronto vero che farebbe bene sia al Pd sia al governo. Facciamo subito le assunzioni e poi parliamo della Buona Scuola, ma non dobbiamo arrivare alle calende greche, discutiamo e chiudiamola entro l’estate. Questa è la nostra proposta».
Matteo Renzi ha convocato per i primi di luglio una conferenza per spiegare la Buona Scuola a tutti. Parteciperete?
«Da tempo chiedevamo una pausa di riflessione, bisogna ascoltare il mondo della scuola, per migliorare il decreto e rispondere alle richieste di quel mondo. Renzi ha detto che ci sono stati degli errori, bene, individuiamoli e correggiamoli: sarebbe un atto di maturità e serietà, ma deve essere un confronto serio e nel merito, non uno show».