di Anselmo Penna Orizzonte Scuola 9.5.2015.
Tempi record, di sabato sera approvato il testo della riforma in VII Commissione cultura alla Camera. Soddisfazione della maggioranza, per l’opposizione è un testo peggiore della proposta governativa.
Che l’80% di docenti abbia scioperato e cinquecento mila persone siano scese in piazza giorno 5 maggio, non ha fermato l’iter parlamentare del ddl sulla riforma della scuola.
Il testo della riforma ha passato il vaglio della VII Commissione cultura con cambiamenti che non ne modificano l’impianto. Alla fine dell’articolo, alcune limature al testo che sono state effettuate in queste ore. Il resto lo analizzeremo nella mattinata di domani.
Molti i punti critici rimasti invariati nonostante le richieste pressanti dal mondo della scuola, a partire dal ruolo del dirigente che sceglierà i docenti da assumere nella scuola. Modifiche, invece, relativamente agli albi territoriali, al ruolo degli organi collegiali che manterranno le prerogative per la definzione del POF.
Si apre uno spiraglio per gli idonei del concorso, mentre per TFA, SFP e PAS resta il concorso a cattedra.
Elena Centemero di Forza Italia valuta con favore la riformulazione degli emendamenti sul Tfa (Tirocinio formativo attivo, legati agli emendamenti 8.1, 8.50 e 8.51): “come avevo più volte sostenuto per rispetto verso questi docenti sarà possibile un concorso riservato solo agli abilitati per titoli e per esami. Personalmente, avevo chiesto una riserva nel concorso e mi ritengo soddisfatta della soluzione cui si è giunti. Mi batterò per il riconoscimento del valore del titolo dei Tfa nel concorso.
Soddifazione dalla maggioranza, con la relatrice, Maria Coscia, convinta dell’operato del suo partito che avrebbe migliorato “il testo grazie a un lungo e approfondito ascolto e anche grazie alle proteste di pochi giorni fa”.
“In questi giorni abbiamo lavorato a ritmi serrati e con attenzione perché – ha detto il sottosgretario Faraone in serata – la partita in gioco è molto alta. Il testo è stato migliorato grazie allo straordinario lavoro della relatrice e dei gruppi di maggioranza, nonché in un clima di confronto franco e costruttivo con le opposizioni presenti in Commissione.”
Di diverso tenore le affermazioni del Movimento 5 stelle, assente per protesta durante i lavori in Commissione, “si continua a prendere per i fondelli il mondo della scuola. Il ddl che si sta delineando sarà addirittura peggiore di quello proposto dal governo.”
Il testo, dopo il via della relatrice, passerà alla Camera per il via definitivo che dovrà avvenire entro il 19 di maggio. Quindi
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Riforma passa esame della VII Commissione, i cambiamenti. Adesso alla Camera, quindi al Senato ultima modifica: 2015-05-10T05:00:40+02:00 da