Rischio chimico nelle attività di pulizia dei locali scolastici

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di Natalia Carpanzano   Orizzonte Scuola, 20.4.2015

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Nelle attività di pulizia dei locali scolastici i rischi chimici sono di solito legati a episodi di intossicazione dovuti all’esposizione a sostanze pericolose.

In molti casi, infatti, i collaboratori scolastici miscelano erroneamente i prodotti per la pulizia, con conseguente sviluppo di gas tossici. Il contatto fortuito fra disinfettanti a base di cloro (candeggina, amuchina) e le sostanze acide (disincrostanti e anticalcare) sviluppa cloro gassoso, tossico per definizione.

Per capire con quali sostanze pericolose abbiamo a che fare, è necessario prima di tutto verificare l’etichetta e la scheda dati di sicurezza, se prevista per quella sostanza.

In seguito è necessario raccogliere i dati necessari alla valutazione del rischio: modalità d’uso, frequenza di utilizzo, tipologia di locali disinfettati, etc.

In genere per le attività che si possono avere negli ambienti scolastici, la tipologia dei prodotti impiegati, nonché le basse quantità utilizzate, la frequenza e le modalità di uso permettono di classificare il rischio come “basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute”, in base alla definizione del D.Lgs. 81/08 Titolo IX.

Per mettere in sicurezza gli addetti alle pulizie, occorre scegliere prodotti per la pulizia meno pericolosi, consultando e confrontando le relative schede di sicurezza e privilegiare la scelta di prodotti già diluiti o meno aggressivi, ad esempio disincrostanti a base di aceto al posto di acidi più forti.

Anche le procedure di lavoro sono molto importanti. Ad esempio è indispensabile conservare i prodotti nei contenitori originali, evitando di travasarli in recipienti destinati ad alimenti, ad esempio bottiglie di bibite, acqua o simili, e conservarli in luoghi appositi, accessibili solo al personale addetto (chiusi a chiave)

Osservare poi le istruzioni che accompagnano il prodotto e non mescolare tra loro diverse sostanze, in particolar modo candeggina con acido muriatico, con anticalcare o con ammoniaca, ecc., consente di effettuare correttamente il “ciclo” di detersione e disinfezione senza rischi per il personale.

Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) come guanti in neoprene o pvc, e non fumare, bere e mangiare durante l’utilizzo dei prodotti per pulizia completa il quadro delle disposizioni in materia di manipolazione di prodotti per la pulizia che il Dirigente Scolastico deve fornire ai collaboratori.

Rischio chimico nelle attività di pulizia dei locali scolastici ultima modifica: 2015-04-25T14:29:26+02:00 da
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