Il Corriere della sera, 24.10.2020.
Il nuovo dpcm elaborato dal governo e in attesa di approvazione cambia le regole anche nella scuola. In base alla bozza che dovrà essere sottoposta agli esperti del Cts le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. Gli alunni di elementari e medie non lasceranno invece le classi: per loro è confermata la didattica in presenza.
L’ipotesi non è piaciuta all’associazione dei presidi che ha immediatamente commentato: «Le soluzioni rigide non sono funzionali. L’autonomia delle scuole deve essere salvaguardata: i singoli istituti devono poter decidere. Mi auguro che la scuola possa far salvi gli insegnamenti laboratoriali che devono essere lasciati in presenza. Non si può imporre dall’esterno una percentuale rigida come il 75% in Dad perché questo non corrisponde alle esigenze dei singoli bacini di utenza. La situazione di una grande città è immensamente diversa da quella di un’area rurale» ha detto il presidente dell’associazione Antonello Gianelli.
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