Scuola, Bonetti: “Riaprire dopo Pasqua in zone rosse”.

Rai News, 22.3.2021.

Gli alunni più piccoli maggiormente penalizzati.

Bianchi: “Superare la crisi”. Anche i governatori di Emilia Romagna e Veneto si dicono stanchi della dad e pronti a riaprire le scuole non appena i dati rientrino nei parametri stabiliti dal Dpcm. A Piacenza al via il nido a rotazione con 120 bimbi in presenza.

Gilda Venezia

“La scuola è chiusa solo nelle regioni rosse. Quindi mi auguro che già da questa settimana ci siano molte regioni che possano passare in zona arancione e riaprire la scuola così come stabilito nel decreto: nidi, scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e al 50% la secondaria di secondo grado. Io penso che già da dopo Pasqua anche in zona rossa dobbiamo rivalutare le possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria”.

Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, a Skytg24. “Nel frattempo – ha precisato – la campagna vaccinale sarà andata avanti e saranno diminuiti i contagi. L’auspicio è che ci siano le condizioni per poter riaprire”.

Obiettivo estate

“Questa estate organizzeremo dei centri estivi in modo potenziato per aiutare le famiglie, ma soprattutto per aiutare i bambini e i ragazzi a trovare spazi di socialità. Prima dell’estate è importante che ci sia un fiorire di occasioni educative organizzate in sicurezza, per far rientrare gli studenti in una dimensione esperienziale, perché purtroppo quella virtuale sta producendo danni psicologici ed emotivi”. Lo ha detto ancora la ministra Elena Bonetti.

Bianchi: “Presenti anche se distanti”

“Stiamo facendo una grande battaglia e noi la vinceremo. Contro il virus e contro la solitudine, contro la malinconia e contro l’incapacità di essere presenti. Ma noi saremo presenti, noi siamo presenti con il cuore anche se siamo distanti dal punto di vista fisico”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo alla cerimonia Futura Dante live nella settimana dedicata ai 700 anni dalla morte di dante Alighieri. “Siamo presenti – ha aggiunto – perché vogliamo costruire una grande scuola per un grande paese”.

Oltre la pandemia

“Dante ha vissuto dei momenti difficilissimi però ha saputo sempre, con la poesia e con la capacità di esplorare l’animo umano, di essere sempre nel futuro. Questa capacità non soltanto di vedere oltre, ma anche di costruire l’oltre, ed è questo che stiamo facendo: costruire l’oltre, andare oltre la pandemia, andare contro tutte le crisi e superarle e c’è un modo solo per farlo ed è il pensiero, la scrittura, trovare le parole per dirlo, i laboratori”. Lo ha detto ancora il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Bonaccini: “Appena possibile le riapriremo”

“Mi auguro che le scuole aprono il prima possibile. Appena avremo i numeri che consentono da Dpcm di riaprirle, noi le riapriremo. Mi auguro che questo sia l’ultimo anno scolastico che vede la didattica a distanza come forma, in alcuni casi, unica e necessaria”: lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, durante la presentazione in streaming di nuovi interventi nell’edilizia scolastica. “Ci sono regole nazionali da rispettare. C’è un Dpcm – ricorda Bonaccini – che fissa quando le scuole devono essere chiuse. Non ne possiamo più neanche noi di vedere i nostri figli costretti alla dad. La scuola non è solo insegnamento, ma è anche socialità e sistema di relazioni umane”.

Zaia: “Comprensibili le manifestazioni di protesta”

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha definito comprensibili le proteste per chiedere la riapertura delle scuole andate in scena nel fine settimana in molte città del Veneto. “Chiudere la scuola è una sconfitta e i genitori da comprendere, soprattutto quelli dei bambini da 0-6 anni vista la delicatezza dell’età – ha proseguito – quando potevamo scegliere non siamo mai arrivati a quel grado d’età, ma il legislatore l’ha deciso per la zona rossa e sopra i 250 positivi per 100mila abitanti. Non sono decisioni venete”.

Piacenza: al via il nido a rotazione

Sono circa 120 i bambini iscritti ai nidi d’infanzia comunali e convenzionati di Piacenza (zona rossa come il resto della regione) che a partire da oggi possono riprendere a frequentare in presenza, a rotazione, con le proprie educatrici di riferimento e in linea con le rispettive sezioni ‘bolla’, insieme ai compagni che necessitano di una figura di sostegno. Una misura già in atto dal 17 marzo scorso per la sezione infanzia (3-6 anni) del polo “Edugate” di via Sbolli, a diretta gestione comunale, da questa settimana estesa ai sei nidi comunali più uno convenzionato. Lo rende noto il Comune piacentino.
Vacca (M5s): “I più piccoli tornino subito in classe” “Più teniamo i nostri bambini casa, più miniamo il loro futuro. Aspettare ancora per riaprire le scuole avrà solo conseguenze negative, per questo torniamo a chiedere al Governo che almeno gli alunni di asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari tornino subito in classe, e che si lavori per riportare tra i banchi anche tutti gli altri il prima possibile: i danni educativi e psicologici su di loro stanno aumentando  spaventosamente”. Lo dichiara Gianluca Vacca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio.

Pd: Valutare apertura per i più piccoli in zona rossa

“Constatiamo con preoccupazione che da qualche settimana, oltre agli altri istituti serrati fin dalla prima fase della pandemia, sono chiusi anche asili e scuole dell’infanzia. Crediamo sia importante diversificare le prossime e necessarie aperture non solo per zone e colori, ma anche per fasce d’età, valutando con attenzione se anche nelle zone rosse sia possibile procedere con l’attività almeno di asili nido, scuole d’infanzia e primarie”. Lo affermano i deputati del Partito Democratico Paolo Lattanzio e Flavia Piccoli Nardelli, componenti della Commissione Cultura.

Sbrollini (Iv): “Inaccettabile tenerle ancora chiuse”

“La protesta che ieri ha visto insieme nelle piazze ragazzi, genitori, insegnanti, bimbi e nonni è anche la nostra protesta e deve avere una risposta. Ci sono stati momenti in cui si è pensato di riaprire tutto. Tutto meno che le scuole. Questo è davvero inaccettabile”. Lo afferma la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, capogruppo commissione istruzione e cultura del Senato.

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