Il ministro: «Ogni istituto programma la propria offerta anche in rete con altre scuole».
La protesta degli studenti per bloccare il ddl: occupazioni e lezioni in piazza, fino al 20
Il Corriere della Sera 18.5.2015.
Passa alla Camera l’articolo 8 del ddl scuola: 268 voti favorevoli e 90 contrari, con l’ormai consueto annuncio su Twitter: «Ogni scuola avrà docenti per realizzare finalmente l’autonomia. Sì @Montecitorio art8 su organico dell’autonomia», scrive il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. E il ministro Giannini: «OK art. 8 #labuonascuola con organico dell’autonomia ogni istituto programma la propria offerta anche in rete con altre scuole @MiurSocial».
Alla ripresa dei lavori, nel pomeriggio, l’Aula ha preso in esame l’articolo 9, relativo ai dirigenti scolastici. È attualmente in corso il voto sugli emendamenti presentati a uno dei punti più delicati del ddl, relativo, appunto, alle competenze dei presidi. Respinti due emendamenti di Sel e M5s che miravano a sopprimere l’articolo che attribuisce ai presidi il potere di scegliere i docenti dei propri istituti. Sono ora in discussione alcuni emendamenti che modificano parzialmente l’articolo, anche se alcuni di essi sopprimono proprio i commi sul potere di chiamata dei presidi. Tra essi uno della minoranza del Pd a prima firma di Stefano Fassina, il quale, nell’illustrarlo, ha chiesto al ministro « di assumersi le sue responsabilità». «Lasci il suo incarico per ricostruire un clima più positivo nel mondo della scuola».
Il voto
Le votazioni sono riprese lunedì mattina a singhiozzo. È in corso l’esame degli emendamenti all’articolo 8 dei 27 di cui è composto il testo. Il via libera al provvedimento, secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo la scorsa settimana, è in programma mercoledì entro le 13. Il disegno di legge dovrà poi passare all’esame del Senato.
Azioni di protesta
Intanto, in concomitanza con il voto, non accenna a placarsi la protesta degli studenti, che hanno promosso azioni in tutto il Paese, assemblee, occupazioni di scuole, scioperi bianchi, lezioni in piazza «per urlare a gran voce che la vera Buona Scuola non ci sta alle imposizioni dall’alto». A Roma il presidio sarà a Montecitorio assieme ai docenti, ai lavoratori e ai cittadini.