“Nelle situazioni temporanee in cui fosse impossibile garantire il prescritto distanziamento fisico” si può anche derogare a patto che si usi la mascherina chirurgica. A dirlo è il Comitato tecnico scientifico con il verbale del 12 agosto, che in questo modo offre una soluzione all’eventuale mancanza di banchi monoposto e di spazi idonei al momento della ripartenza scolastica. Come ricorda il Corriere della Sera:
Tradotto in pratica vuol dire che i presidi potranno usare i banchi doppi nelle aule e stipare gli studenti un po’ di più di quello che avevano previsto, allo scopo di far cominciare il nuovo anno scolastico il 14 settembre, senza ulteriori ritardi. Basterà dunque in questi casi la mascherina “strumento precauzionale cardine”, insieme all’igiene delle mani, all’aerazione dei locali e alla pulizia degli ambienti.
Il Comitato Tecnico-scientifico pone rimedio ad alcune criticità: oltre al rischio che la fornitura di banchi monoposto non arrivi in tempo, si offre una soluzione anche alla mancanza di spazi alternativi per fare lezione e ai casi delle aule che, modificate per rispettare le nuove regole, non risultassero terminate entro l’inizio dell’anno scolastico. Ma il Cts precisa:
È evidente che queste situazioni di mancato distanziamento andranno “corrette il prima possibile”. Quanto sarà lungo questo “prima possibile” lo si capirà soltanto nelle prossime settimane.
L’appello agli studenti è anche quello di scaricare l’app Immuni. In particolare gli esperti ne consigliano “l’adozione da parte di tutti gli studenti ultraquattordicenni, di tutto il personale scolastico docente e non docente, di tutti i genitori degli alunni”.
Nel verbale del Cts si parla anche della relazione tra ripresa della scuola e circolazione del virus:
“Non è nota la reale trasmissibilità nelle scuole anche se cominciano ad essere disponibili evidenze scientifiche di outbreak in ambienti scolastici. Non è nemmeno noto l’impatto che potranno avere le misure di riorganizzazione scolastica che si stanno mettendo in campo in questi giorni. e più in generale non è noto quanto i bambini, prevalentemente asintomatici trasmettano Srs-CoV-2 rispetto agli adulti.