dal blog di Gianfranco Scialpi, 18.7.2022.
Sistemi di ricambio d’aria, tanti sono sono i richiami. Il governo però non risponde. Esempio di una scuola messa all’angolo. Altro che centralità
Sistemi di ricambio d’aria, diversi sono i richiami
Sistemi di ricambio. La spinta propulsiva che tendeva ad abolire le classi pollaio si è esaurita. I motivi sono diversi, non ultimo i lunghi tempi di fattibilità. Maggiormente praticabile l’operazione di dotare le aule di sistemi ventilazione e gestione dell’aria. La legge 11/22 obbligava il Governo ad emanare entro trenta giorni (metà marzo) un protoollo nazionale. Da allora la montagna ha partorito il topolino. In altre parole poche righe con nessuna funzione vincolante. Eppure diversi sono stati i segnali che una parte dei genitori ( Petizione Idea scuola Comitato Nazionale che con una petizione (ventilazione), molti docenti, l’ANP-Lazio hanno inviato al Governo.
La Commissione europea scrive ai Ministeri della Salute
L’ultimo proviene dalla Commissaria europea Stella Kyriakides con una lettera inviata ai Ministeri della Salute dei paesi apparteneneti alla UE. OrizzonteScuola dà rilievo a questa comunicazione. Si legge”È importante – viene riportato testualmente – preparare piani di emergenza prima di settembre, quando le scuole riapriranno e i cittadini torneranno al lavoro. Se la reintroduzione di interventi non farmaceutici (mascherine, distanziamento, ecc.) dovrebbe essere presa in considerazione ove necessario dovrebbe essere evitata la chiusura dei sistemi educativi” investendo “in sistemi di ventilazione efficaci negli ambienti educativi e occupazionali dovrebbe essere una priorità e l’estate offre la possibilità di apportare gli adattamenti necessari”
Considerazioni
A mio parere la lettera è arrivata tardi. Ovviamente non mi riferisco ai Paesi europei che hanno avviato e quasi concluso l’installazione dei sistemi di ricambio d’aria, ma al nostro che risulta ancora fermo a Carissimo amico. Nel nostro caso la lettera sarà inascoltata e comunque ormai siamo fuori tempo massimo.
Si adotterà il sistema delle finestre aperte. La soluzione risulterà dispendiosa dal punto di vista energetico. L’opinione pubblica se ne accorgerà nel tardo autunno, quando l’istituzione scolastica non sarà allineata alle disposizioni di ottimizzazione nell’uso dei termosifoni. Sarà curioso conoscere cosa dirà al riguardo il Governo, soprattutto in riferimento agli Istituti comprensivi frequentati da allievi molto giovani.
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Sistemi di ricambio d’aria, i tanti richiami e il silenzio del governo ultima modifica: 2022-07-19T07:04:01+02:00 da