di Valentina Santarpia, Il Corriere della Sera 11.12.2015.
Le erogazioni liberali previste dalla legge 107 in favore delle scuole non godranno dell’agevolazione fiscale prevista: lo prevede un emendamento alla legge di Stabilità
Era già stato inserito nella bozza del 730 per il 2016. Ma sarà cancellato: lo school bonus, ovvero la possibilità per chi fa elargizioni alle scuole di ricevere un credito d’imposta del 65%, slitta al prossimo anno. Le erogazioni liberali a favore degli istituti di istruzione nazionali, decise dalla riforma Renzi, erano nate con l’idea di sostenere le coperture sempre più alte delle scuole. Ora un emendamento del Governo al ddl stabilità posticipa di un anno l’entrata in vigore dell’agevolazione e destina al fondo per il funzionamento delle scuole statali i relativi risparmi pari a 7,5 milioni. Da fonti del ministero dell’Istruzione, sembra che sia stata effettuata una valutazione di tipo temporale: tra l’approvazione della legge (avvenuta a luglio) e quella dei decreti attuativi (ancora in corso), i donatori avrebbero avuto poco tempo per effettuare le elargizioni e approfittare dell’agevolazione. Invece così ci sarà un intero anno per pubblicizzare l’iniziativa e permettere, a chi vuole, di approfittarne.
L’ipotesi di copertura
Il credito di imposta concesso a chi avrebbe effettuato elargizioni aveva infatti bisogno di una copertura, che era stata naturalmente calcolata sulle stime delle richieste che sarebbero arrivate. L’agevolazione prevista dalla legge 107 ricalcava la disciplina dell’«art bonus», che riconosce un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali, effettuate esclusivamente in denaro, a favore del turismo e della cultura. Infatti, l’articolo 1, comma 145, della legge 107/2015, prevede che «per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti». L’ipotesi di copertura per le erogazioni previste era proprio di 7,5 milioni, e questa cifra adesso andrà ad aumentare il fondo di funzionamento delle scuole, che ammonterà quindi a 23 milioni e mezzo. Bisognerà vedere, ora che è stato sospeso, come cambierà la formulazione dello school bonus, che aveva delle percentuali scaglionate in base all’anno di applicazione: il credito d’imposta concesso era infatti pari al 65% delle erogazioni effettuate nel 2016 e 2017 e 50% nel 2018.