di Natalia Carpanzano
La valutazione del rischio chimico nelle scuole si focalizza principalmente sull’analisi delle attività di pulizia e di igienizzazione di locali, e sui laboratori didattici ove siano presenti prodotti chimici.
La valutazione del rischio è effettuata sulla base di:
- tipologia di agente chimico pericoloso
- valutazione delle quantità utilizzate
- modalità di manipolazione di tali prodotti
- frequenza di utilizzo da parte del personale
- misure di prevenzione già adottate
Malgrado la quantità di prodotti pericolosi impiegati in un Istituto Scolastico sia limitata e la frequenza di utilizzo sia bassa, il dirigente scolastico è comunque obbligato a valutare correttamente il rischio chimico presente nella propria scuola, ai sensi dell’art. 223 del D.Lgs. 81/08.
Il primo step consiste nell’individuare tutte le sostanze presenti nell’Istituto, analizzare le modalità di impiego e chi le utilizza. Successivamente occorre acquisire, per ogni prodotto chimico individuato, la relativa scheda dei dati di sicurezza (SDS).
Ogni prodotto chimico, infatti, deve essere commercializzato completo di un’etichettatura indicanti i simboli di rischio e di una scheda di sicurezza in lingua italiana ed in 16 punti, come indicato dalla normativa REACH di cui al Regolamento (CE) n. 1907/06 e ss.mm.ii.
Le schede di sicurezza aggiornate di tutti prodotti in uso a scuola devono essere acquisite agli atti e rese disponibili al personale autorizzato (per esempio agli addetti alle emergenze).
Un ragionamento apposito deve essere fatto per valutare il rischio nei laboratori chimici e per le attività di pulizia.
Valutare correttamente il rischio da agenti chimici a scuola ultima modifica: 2015-04-10T09:11:45+02:00 da