dal blog di Gianfranco Scialpi, 4.5.2022.
Ventilazione aule. Tutto è fermo. La bonaccia circonda la questione. Eppure qualche mese fa, la scuola era coccolata, messa al centro dell’attenzione. Ora tutto è tornato al febbraio ’20. Forse…
Ventilazione aule. La bonaccia preoccupa
Ventilazione aule. Il tema è stato dibattuto, messo al centro di molte riflessioni. Abbinato alla questione delle classi pollaio ha messo in risalto la forte criticità del sistema scuola. Quasi tutti hanno preso consapevolezza che gli edifici scolastici non sono adeguatamente predisposti a garantire la sicurezza fisica e favorire una formazione sostanziale per tutti.
Dal lato sanitario la pandemia ha il merito aver posto l’attenzione sulla ventilazione delle aule. Ritenuta una priorità dal governo tanto da presentarla come un elemento stratagico nella costruzione di nuove scuole (PNRR). L’apparente volonta governativa è riscontrabile anche nel decreto 221/2021 convertito definitivamente il 10 febbraio 2022. Il provvedimento obbligava il Governo ad emanare le linee guida entro un mese (19 marzo).
Dopo circa quaranticinque giorni si sono perse le tracce delle linee guida. Sicuramente il declassamento mediatico della pandemia e lo scoppio del conflitto russo-ucraino hanno favorito questa dimenticanza. Il messaggio comunque è chiaro: la centralità della scuola era funzionale alla sua riapertura, permettendo al Pil di risalire dopo il crollo causato dalla pandemia!
Conseguito l’obiettivo, i problemi della scuola sono stati rimossi, riportando indietro le lancette a marzo 2020. Questo ritorno al via, ha ricollocato il sistema scolastico nell’irrilevanza e insignificanza.
Un timido segnale
Forse però qualcosa si muove. Lo riferisce il quotidiano economico ItaliaOggi (3 gennaio 2022) che annuncia la presentazione delle linee guida alla Triennale di Milano. “Pensato come un decalogo dall’apposito gruppo di lavoro istitutito dal Mi, il documento Progettare, costruire e abitare la scuola fornisce un nuovo orizzonte culturale sulla scuola e dare indicazione ai progettisti che si occuperanno della realizzazione degli istituti scolastici del futuro…Le indicazioni contenute delle linee guida sono state elaborate nel rispetto delle norme tecniche relative all’edilizia scolastica del 1975. Aggiungendo che non hanno un carattere prescrittivo, ma si prefiggono di delineare un orizzonte culturale entro cui progetatre le scuole”
Sarà la volta buona? Attendiamo, però gli sviluppi. Sicuramente il prossimo anno vedrà ancora la quasi totalità delle scuole prive di questi dispositivi. Oltre è difficile ipotizzare qualunque scenario.
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