Vince la Destra di Giorgia Meloni

Gilda Venezia

 di Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 27.9.2022.

Dopo i disastri del centro-sinistra cosa accadrà nella scuola? Confidiamo che il nuovo governo ascolti di più le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali, i docenti, gli studenti.

Gilda Venezia

L’esito elettorale è chiaro: FdI guidato da Giorgia Meloni ha vinto nettamente le elezioni politiche e sarà chiamato alla guida del futuro governo. Non ci saranno sicuramente rivoluzioni istituzionali o svolte autoritarie, almeno nel breve periodo. Il centro destra non ha raggiunto i famosi sue terzi dei seggi che gli avrebbero consentito di modificare la Costituzione senza passare per il referendum popolare confermativo. Il ridimensionamento della Lega nelle regioni del nord può rimettere in discussione le spinte autonomistiche del Veneto e della Lombardia visto che FdI non ha mai brillato per la valorizzazione delle autonomie locali preferendo una governante nazionale.  Vedremo…

Ci aspettiamo dal nuovo governo una attenzione nuova per la scuola e i docenti che sono stati massacrati da decenni di riforme e controriforme incoerenti e inefficaci, visti anche i risultati relativi alla preparazione complessiva dei nostri allievi. C’è un contratto scaduto da più di tre anni con l’ARAN che offre ai sindacati pochi euro (poco più di 100€ lordi in media, di fatto 70-80 € netti) per gli incrementi stipendiali a fronte di aumenti di carichi di lavoro indeterminati (nuove funzioni, formazione obbligatoria, ecc.). Solo il povero Ministro Fioramonti dei cinque stelle aveva tentato seriamente di rilanciare gli investimenti sulla scuola e i docenti, perdendo e ottenendo come risposta un esonero dalla funzione. C’è la prospettiva di ulteriori riforme (professionali, tecnici, formazione, inclusione, ecc.) che rendono ancora più incerto lo status dei docenti e l’assetto delle Istituzioni scolastiche statali.

Confidiamo che il nuovo governo ascolti di più le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali, i docenti, gli studenti. Negli ultimi anni le relazioni sindacali sono state ridotte ai minimi termini con i sindacati ridotti a uditori delle decisioni, spesso sbagliate, del governo. Senza un loro coinvolgimento attivo è difficile affrontare consapevolmente una riorganizzazione della scuola italiana.
La si smetta di parlare solo con “esperti”, dirigenti scolastici-manager, pedagogisti e scienziati dell’educazione che per loro stessa natura in classe non ci vanno e fanno di tutto per non andarci.
La didattica delle competenze senza conoscenze è una loro invenzione.

Nei prossimi giorni avremo le idee più chiare sui contenuti che il nuovo governo intenderà proporre per la scuola. Come sempre saremo critici se essi saranno sbagliati, ma saremo anche propositivi perché la scuola deve tornare ad essere considerata il volano per lo sviluppo sociale ed economico immediato e futuro del nostro Paese.

 

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Vince la Destra di Giorgia Meloni ultima modifica: 2022-09-27T14:04:03+02:00 da
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