Contratto economico, la coperta è corta. Prospettive

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dal blog di Gianfranco Scialpi, 22.11.2022.

Gilda Venezia

Contratto economico. Dopo quasi quattro anni avremo una minima copertura contro il carovita. Non si potevano attendere soluzioni miracolistiche.

Contratto economico, la coperta è corta

Contratto economico. Finalmente dopo quarantasette mesi (quasi quattro anni) la parte relativa alle risorse economiche è stata firmata. L’esito era scontato. Le risorse sicure sono quelle afferenti al D.Lvo 29/93, sostanzialmente ancora in vigore. Il riferimento sono le leggi di Stabilità 2019-21 che traducono l’adeguamento in 85 € lordi medi. Il trucco politico che ha aiutato il sindacato a uscire dall’impasse  è lo stanziamento straordinario  e quindi non strutturale di 100 milioni di € che ha portato l’adeguamento a 101 €. Non a caso le risorse sono definite come una tantum nel testo dell’accordo economico.  In percentuale il valore corrispondente è leggermente superiore al 4,2%.
Non si poteva ottenere di più! Gli adeguamenti previsti tenevano conto di un tasso d’inflazione reale basso (2019-21). Purtroppo la fiammata inflazionistica è iniziata nel novembre 2021.
Quindi non ha senso recriminare la coperta corta del contratto economico, rispetto a un tasso d’inflazione ufficiale che ormai supera abbondantemente il 10%. Impietoso il report dell’Istat:
Nel mese di ottobre 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento del 3,4% su base mensile e dell’11,8% su base annua (da +8,9% del mese precedente); la stima preliminare era +11,9%.
La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +71,1%) sia regolamentati (da +47,7% a +51,6%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,4%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,3%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%), e degli Altri beni (da +4,0% a +4,6%). Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,2%)“.

Occorrerà una legislazione speciale per superare i vincoli attuali

Innanzitutto occorre evidenziare che la partita economica del Contratto 19-21 non è ancora chiusa. Il governo si è impegnato a ricercare ulteriori risorse per arrivare al traguardo dei 120 € lordi medi di adeguamento individuale. Probabilmente la cifra corrispondente ai 300 milioni di € sarà trovata attraverso una partita di giro.
In altri termini, le risorse già disponibili (Carta docente?) saranno destinate all’adeguamento contrattuale.
Per il nuovo (si fa per dire) contratto 2022-24 occorrerà aprire una riflessione generale che porti a superare i vincoli legislativi vigenti e che tenga conto dell’economia di guerra. Quindi servirà una legge ad hoc, calibrata al contesto attuale, che sta favorendo livelli di inflazione non previsti e non più sopportabili. Il disposto normativo farà da bussola a tutti i contratti. Per il comparto pubblico comporterà un impegno significativo per lo Stato. Purtroppo però le casse piangono.

 

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Contratto economico, la coperta è corta. Prospettive ultima modifica: 2022-11-22T15:00:16+01:00 da
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