dal blog di Gianfranco Scialpi, 3.3.2020
– Coronavirus, la direttiva n°12035 del 25 febbraio stabilisce le distanze da tenere tra le persone.
Impossibili da attuare nelle scuole. Un articolo di ItaliaOggi ne spiega i motivi, certificando ancora una volta quanto sia poco conosciuta la scuola.
Coronavirus, la Direttiva della Funzione pubblica
Coronavirus, il contagio può avvenire tramite le vie respiratorie. Quindi occorre correre ai ripari.
Il 25 febbraio la Funzione Pubblica ha emanato la Direttiva per contenere la trasmissione del virus. Al punto 5 si legge: “Le amministrazioni svolgono le iniziative e gli eventi aggregativi di qualsiasi natura, così come ogni forma di riunione e attività formativa (quali convegni, seminari di aggiornamento professionale, etc.) privilegiando modalità telematiche o tali da assicurare, in relazione all’entità dell’emergenza epidemiologica, un adeguato distanziamento come misura precauzionale. Con riferimento alle amministrazioni che forniscono servizi di mensa o che mettono a disposizione dei lavoratori spazi comuni, si evidenzia l’opportunità di adottare apposite misure di turnazione tali da garantire l’adeguato distanziamento.“
ItaliaOggi, “distanze impraticabili”
Questa distanza tra le persone è stabilita in un metro. L’obbligo è rivolto anche alle scuole. Questa sono le conclusioni alle quali giunge M.Nobilio (ItaliaOggi Sicurezza, Distanze impraticabili” 3 marzo 2020). E’ possibile rispettare la Direttiva?
Per chi frequenta le aule e gli ambienti scolastici sa benissimo che è difficile.
Il giornalista di ItaliaOggi scrive che le aule ai sensi dell’O.M. 81/08 sono già fuori norma per l’ordinaria amministrazione. Da qui, “rispettare la regola generale del distanziamento di almeno un metro tra un alunno e l’altro è, in tutta evidenza impossibile, Così come è impossibile farla rispettare durante le riunioni del collegio dei docenti nei corsi di formazione…
La norma sul distanziamento non può essere applicata nemmeno durante il servizio mensa” che coinvolge anche alunni piccolissimi e quindi di difficile gestione.
L’articolista analizza altri elementi che lascio al lettore.
Chiedo, ma chi ha scritto la Direttiva conosce le scuole?
Se questa è la distanza di sicurezza non è più prudente chiudere le scuole d’Italia?
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Coronavirus, la distanza impossibile per la scuola ultima modifica: 2020-03-04T03:37:42+01:00 da