Tuttoscuola, 19.1.2016.
Renzi intende, dunque, licenziare i fannulloni del badge (il cartellino per registrare la presenza) in 48 ore. Nel prossimo Consiglio dei Ministri potrebbe essere varato un apposito provvedimento finalizzato a colpire pesantemente i furbetti della Pubblica Amministrazione ed eventualmente anche i dirigenti che non intervengono e non sanzionano.
Pugno di ferro, dunque, contro questa odiosa pratica che da anni e in tante amministrazioni pubbliche continua ad imperversare.
Il contrasto ai furbetti del badge non dovrebbe riguardare la scuola in quanto la timbratura del cartellino con fuga dal servizio non è praticabile.
Questo non significa che non vi siano anche nella scuola i fannulloni o i docenti incapaci che dovrebbero essere allontanati o licenziati.
Ma disfarsi di queste mele marce per salvare anche l’immagine della categoria sana non è cosa facile.
Non tanto, come ha osservato stupito il premier, perché vi sono i sindacati contro (non ci risultano però prese di posizione dei sindacati rappresentativi), quanto piuttosto in quanto vi sono i tribunali amministrativi (TAR) a fermare l’azione disciplinare dei dirigenti scolastici (immaginiamoci se fosse per un licenziamento).
È infatti sempre più diffuso, da qualche anno a questa parte, il ricorso ai Tar o al giudice del lavoro contro atti dei dirigenti pubblici (in primis i dirigenti scolastici).
A volte basta un vizio formale o una procedura non regolare per invalidare procedimenti sostanzialmente fondati. E molti avvocati sono spesso maestri nel trovare sbavature negli atti amministrativi.
Un sindacalista della Confsal Unsa ha dichiarato che le norme già ci sono e che basta applicarle. Appunto. Ma il più è riuscirci.