Oggiscuola, 30.8.2017
– La riforma Renzi/Giannini, chiamata Buona Scuola entra nel vivo con l’abolizione per decreto delle bocciature. Più precisamente, alle elementari si potrà bocciare esclusivamente in caso di abbandono scolastico o per le troppe assenze. Addio, dunque, alle sane bocciature per profitto, quelle che, diciamoci la verità, ti facevano saltare dalla sedia ai tempi della scuola di una volta.
“Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”, si legge nel decreto legislativo 62 di aprile. In tutti quei casi in cui la promozione sarà sostanzialmente d’ufficio, la scuola avrà l’obbligo di pensare a specifici corsi di recupero delle lacune.
La bocciatura, insomma, sarà effettiva solo se tutti i docenti saranno d’accordo sia alla scuola primaria che alle medie. Se un solo docente sarà contrario, non ne se ne farà nulla, lo studente passa all’anno successivo.
“Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado – si legge ancora – sono ammessi alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo” fatta eccezione per i casi di “parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline”.
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