Today, 11.4.2022.
Dal 1° aprile anche i bambini della scuola dell’infanzia che abbiano compiuto sei anni devono indossare la mascherina chirurgica, ma così nella stessa classe possono esserci bimbi che la portano e altri no. Alcune regioni corrono ai ripari
Fine emergenza? Non per tutti. Mentre il Green pass sta per diventare un ricordo come anche le mascherine (che dal 1 maggio potrebbero non essere più obbligatorie al chiuso, si decide dopo Pasqua), al momento non ci sono novità sull’uso delle mascherine in classe. Alcuni gruppi di genitori hanno presentato lettere-appelli al ministro alla salute Speranza, al collega all’Istruzione Roberto Bianchi, ai ministri Elena Bonetti e Giancarlo Giorgetti, e persino al premier Mario Draghi per chiedere la fine dei provvedimenti: secondo loro, le mascherine e il distanziamento in ambito scolastico hanno fatto il loro tempo.
Il caso delle mascherine a 6 anni
Ci sono paradossi, perché imporre la mascherina ai bambini sopra i 6 anni fa sì che nella stessa classe possano esserci bimbi che la indossano e altri che non la indossano perché sotto i 6 anni. Dal 1° aprile anche i bambini della scuola dell’infanzia che abbiano compiuto sei anni devono indossare la mascherina chirurgica. Lo dice il decreto del 24 marzo scorso del varato dal Governo Draghi. All’articolo 9, comma 5, si legge infatti: “Fino alla conclusione dell’anno scolastico 2021- 2022, nelle istituzioni e nelle scuole di cui al presente articolo nonché negli istituti tecnici superiori continuano ad applicarsi le seguenti misure di sicurezza: a) è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo chirurgico, o di maggiore efficacia protettiva, fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive“.
In un gruppo classe ci saranno alcuni bambini obbligati a mettere la mascherina, una piccola parte considerando che sono in pochi (ma ci sono) quelli che compiono i 6 anni durante l’ultimo anno di materna, mentre altri non dovranno indossarla. Molto chiara la scheda del decreto inviata alle istituzioni scolastiche.
Strano che la novità arrivi alla fine dell’emergenza sanitaria: fino ad oggi infatti l’obbligo riguardava i soli alunni dalla scuola primaria in poi. Così varie regioni (come il Lazio) stanno emanando circolari che sul territorio regionale esentano tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia dall’obbligo di mascherine, a prescindere dai 6 anni compiuti o non compiuti.
L’obbligo della mascherina a scuola resta
Ora come ora, l’obbligo della mascherina a scuola resta. La Rete Nazionale Scuola in presenza è una delle associazioni che ha scritto al Governo per riflettere sulla possibilità di eliminare l’obbligo, dato che in molti Paesi europei o è già caduto da tempo o addirittura non vi è mai stato. L’obbligo di utilizzo delle mascherine in ambito scolastico “ad oggi vige solo in Portogallo e in Grecia mentre negli altri Paesi europei la mascherina a scuola è stata resa obbligatoria solo per periodi molto limitati, come ad esempio in Francia e in Belgio e addirittura non è mai stata utilizzata in posizione statica in Olanda, Svizzera, Austria, Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Regno Unito e parte della Germania”, scrive la Rete Nazionale Scuola in presenza, i cui comitati sono composti da genitori e insegnanti. “In Spagna, la Catalogna ha eliminato l’obbligo dal 21 febbraio scorso”, aggiungono.
“Il mantenimento dell’obbligo nelle aule italiane – sostengono – non risponde a criteri scientifici che invece hanno confortato i governi di altri paesi grazie ai numerosi studi internazionali in base ai quali l’utilizzo delle mascherine a scuola non è associato a una minore incidenza e trasmissione del virus”. E poi ancora: “Paesi come il Regno Unito si sono preoccupati di commissionare ricerche per esaminare l’impatto negativo sui vari livelli di istruzione, misurandolo nel tempo. Nell’ultima pubblicazione si legge come molti bambini abbiano ritardi nello sviluppo sociale, emotivo e linguistico a causa della difficoltà di decodifica delle espressioni facciali impossibile per via dell’uso della mascherina negli adulti. – “Colpisce – fa sapere Stefania Montebelli la coordinatrice regionale Emilia Romagna della Rete – leggere sul sito del governo inglese che le capacità sociali e di costruzione dell’amicizia siano state influenzate negativamente, non tanto per la criticità in sé che riscontriamo anche nei nostri bambini e giovani, quanto per il fatto che esista un’attenzione profonda e concreta da parte delle istituzioni verso gli studenti che peraltro in Uk sono esonerati dall’obbligo della mascherina a differenza dei nostri”.
Nel governo c’è chi pare favorevole alla fine dell’obbligo mascherina a scuola: “A scuola si può togliere la mascherina, soprattutto durante le lezioni perché abbiamo bambini che sostanzialmente sono distanziati, non è un luogo di assembramento“, ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, uno dei più “aperturisti”. Tutt’altro che certo, al momento, che sarà questa la posizione prevalente nella sintesi che Draghi e Speranza faranno dopo Pasqua.
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Mascherine a scuola, scoppia il caso: paradosso 6 anni ultima modifica: 2022-04-11T06:42:47+02:00 da