dal blog di Gianfranco Scialpi, 10.9.2022.
Nuovo anno scolastico. Si riprende. L’ottimismo politico del Ministro sul personale. La realtà, invece presenta un altro scenario
Nuovo ammo scolastico. L’ottimismo del Ministro
Nuovo anno scolastico. Le scuole riaprono. Le novità sono poche, limitatamente al superamento delle norme anti Covid. Tutto il resto è rimasto invariato, confermando il profilo della solita e immutabile scuola. Alcuni esempi: molte classi sono sovraffollate, mancano i sistemi di ventilazione, senza dimenticare la mancata copertura delel cattedre. Ovviamente il Ministro nega criticità. Al meeting del forun Ambrosetti ha dichiarato “Stiamo aprendo l’anno scolastico, avremo tutti gli insegnanti al loro posto” Il canovaccio è sempre lo stesso. Anche lo scorso anno Bianchi aveva dichiarato: “Partiremo con tutti i docenti”. L’anno precedente L. Azzolina dichiarava: “Nell’arco di pochi giorni tutti i docenti, anche l’organico Covid aggiuntivo, sarà in cattedra“, “grazie alle misure prese quest’anno – tra cui le nuove graduatorie e il bando dei concorsi – si sta permettendo l’ordinato avvio dell’anno scolastico”
La realtà aumentata del Ministro Bianchi
L’ottimismo dei Ministri rimanda alla strategia della realtà aumentata. L’espressione rimanda al virtuale, ma può essere applicata anche al nostro caso. In altri termini, presentare una scuola ordinata e pronta con tutto il peronale in cattedra (realtà aumentata) per l’inizio dell’anno scolastico è funzionale al potere politico. La strategia dievnta necessaria, soprattutot in tempi elezioni politiche.
La rappresentazione del Ministro, però è distante rispetto alla realtà. La situazione critica è confermata dai sindacati e anche dall’ANP. I primi dichiarano “Con l’arrivo di settembre il nuovo anno scolastico è ufficialmente alle porte. I sindacati sono recentemente insorti in quanto secondo le loro stime sono ad oggi ben 200mila le cattedre destinate a rimanere senza docente.” C. Costarelli (ANP Lazio) aggiunge un’ulteriore criticità: ” nel Lazio mancano circa 50 presidi, mentre in Italia addirittura più di 500. Secondo Costarelli, questa situazione è figlia di numerosi problemi lasciati irrisolti durante la gestione degli ultimi anni”.
Questo tradizionale scenario di caos e d’incertezza comporta orari ridotti e inevitabili disagi dei genitori. Qualcuno si lamenterà. Molti subiranno la situazione, certi che si risolverà con tempi però indefiniti.
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