Il Sole 24 Ore, 8.10.2021.
Sei riforme da portare a termine entro il 2022, 17 miliardi di investimenti. Messa: «6 miliardi alla ricerca. Misure riservate per il 40% a donne ricercatrici.
I punti chiave
- Il rispetto impegni con Ue è determinante per l’assegnazione dei fondi
- In arrivo un nuovo decreto Recovery per semplificare ancora
- I giovani devono avere certezza di poter tornare
- Messa, sei miliardi di finanziamenti per la Ricerca
- Bianchi: 13 miliardi per ambienti per la nuova didattica
- Entro novembre a bando subito 5 miliardi
- In classe verso il “contentimento” delle quarantene per chi è vaccinato
- Un’occasione per fare il punto sui progetti che riguardano l’educazione
- Le sei riforme: si parte da quella degli istituti tecnico professionali
- Assegnazione risorse per oltre 17 miliardi
- Nuove palestre e 400 milioni per le mense
- Il ritardo sui 51 obiettivi previsti entro dicembre
- Prossime tappe: salute e infrastrutture
- Il piano per l’infanzia
- Università: Messa, ricercatori in Italia hanno avuto pochi fondi
- Negli ultimi 5/6 anni forte apertura verso il mondo dell’impresa
«Istruzione e ricerca sono determinanti. E il premio Nobel a Parisi lo conferma, ha fatto capire le potenzialità di ricerca e scienza». Lo ha detto il premier Mario Draghi aprendo la conferenza stampa al termine della prima riunione della cabina di regia sul Recovery. Scuola e università hanno inaugurato i focus sul Pnrr, il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Il dossier oggetto della prima riunione della cabina di regia è il tema educazione, la missione 4 del piano, con le riforme e gli investimenti programmati per la scuola e per l’università.
Il rispetto impegni con Ue è determinante per l’assegnazione dei fondi
«Il rispetto degli impegni è determinante per l’assegnazione dei fondi europei», ha subito ricordato il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «Ogni cabina di regia consente di fare il punto sull’attuazione dei singoli progetti di investimento e individuare gli ostacoli che possono presentarsi – ha ricordato il premier Draghi – in modo da poter intervenire subito e rispettare il calendario degli impegni».