di Veronica Elia, Scuola in Forma, 7.11.2022.
Nel 2023 si va verso una parziale Riforma delle pensioni con l’Ape sociale, Opzione donna e Quota 102 rivisitata. Di che cosa si tratta?
Riforma pensioni 2023
Tra poco più di un mese Quota 102, la misura di anticipo pensionistico introdotta per sostituire Quota 100, Opzione donna e l’Ape socialecadranno ufficialmente in disuso e i lavoratori potranno accedere alla pensione soltanto a 67 anni di età oppure a 42 anni e 10 mesi di contributi versati (41 anni e 10 mesi le donne). Per questo motivo il Governo è ancora al lavoro per cercare una valida alternativa e scongiurare, così, il ritorno alla Legge Fornero.
È chiaro, però, che con tempi tanto stretti sarà difficile attuare una Riforma strutturale del sistema previdenziale. Tuttavia, la Ministra del Lavoro Marina Calderone al termine dell’ultimo incontro con i sindacati ha assicurato che una Riforma parziale delle pensioni ci sarà in ogni caso. A tal proposito, si è iniziato a parlare di una possibile Quota 102 rivisitata.
In cosa consiste Quota 102 rivisitata
Alla luce di quanto detto finora e con la prossima legge di Bilancio alle porte, è ormai quasi certo che l’Ape sociale e Opzione donna saranno prorogate anche per tutto il 2023. Accanto a queste due misure di anticipo pensionistico si sta facendo inoltre strada l’ipotesi di Quota 102 rivisitata. Questa ‘nuova’ misura, di fatto, manterrà lo stesso nome, ma funzionerà in maniera diversa.
Se ad oggi tale meccanismo permette di lasciare il lavoro a 64 anni di età e 38 di contributi versati, a partire dal prossimo anno potrebbe offrire la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 61 di età. È chiaro, quindi, che questo nel concreto sarebbe un primo tentativo per cercare di avvicinarsi sempre di più alla Quota 41 fortemente voluta dalla Lega.
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