Scuola, il ministero ai presidi: “A settembre riapriamo in presenza”

di Corrado Zunino, la Repubblica, 22.7.2021.

Maturità 2021: crescono gli studenti che ottengono 100 e la lode.

Il Cts: “Anche sotto il metro di distanza in classe, basta la mascherina. No alla Dad, ricorrere all’obbligo vaccinale”. L’Esame di Stato sarà il 22 giugno 2022, nuovamente con lo scritto di Italiano.

Gilda Venezia

ROMA – Con lettera protocollata, il capo Dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, scrive ai presidi (e ai coordinatori delle classi): “In vista dell’avvio del prossimo annoscolastico 2021-22, l’obiettivo prioritario è quello di realizzare le condizioni per assicurare la didattica in presenza a scuola, nelle aule, nei laboratori, nelle mense, nelle palestre, negli spazi di servizio, nei cortili e nei giardini all’aperto. Occorre”, spiega per conto del ministro Patrizio Bianchi, “riuscire a costruire (e a ricostruire) le condizioni relazionali e sociali che forniscono il substrato vitale per l’apprendimento, la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni”.

Versari scrive quello che è già chiaro, ma che è giusto esplicitare: “Siamo tutti consapevoli che l’emergenza pandemica non è conclusa, che la sua evoluzione è mutevole” e, quindi, ricorda alla scuola che cosa ha prescritto nell’ultima riunione il Comitato tecnico scientifico: “Il Cts considera prioritaria la completa ripresa della didattica in presenza, sia per l’essenzialità del valore formativo che per l’imprescindibile e indispensabile suo apporto allo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti, provati da lunghi periodi di limitazione delle interazioni”. In maniea esplicita, “bisogna evitare il ricorso alla didattica a distanza”.

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Scrive ancora il Cts: “L’impossibilità di mantenere i necessaridistanziamenti nelle aule non determinerà, però, l’automatica interruzionedella didattica in presenza quanto, piuttosto, esigerà l’adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio, incluso l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi”.

Per quanto riguardo l’obbligo vaccinale, si ricorda ancora il parere del Comitato tecnico scientifico: “Il rapido completamento della campagna di vaccinazione del personale della scuola, docente e non docente, comepure degli studenti a partire dai 12 anni, appare eticamente doverosa non escludendo l’obbligatorietà in casi di emergenza. Occorre il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente la già significativa  percentuale dei vaccinati”.

Mascherina alla somministrazione dei pasti

Il Cts richiama l’uso della mascherina da parte degli operatori durante la somministrazione dei pasti, senza prevedere l’obbligatorio ricorsoall’impiego di stoviglie monouso. Non si valutano, al momento, “utili test diagnostici preliminari all’accesso a scuola o in ambito scolastico”.

Ecco il personale aggiuntivo Covid

Sarà assunto, in via temporanea, personale aggiuntivo statale nel periodosettembre-dicembre 2021. Ci si riferisce, in particolare, ai finanziamentiintrodotti nel Decreto sostegni bis per attivare “ulteriori incarichi temporanei di personale docente finalizzati al recupero degli apprendimenti, da impiegare in base alle esigenze delle istituzioniscolastiche, e ad attivare ulteriori incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario per finalità connesse all’emergenza epidemiologica”. A breve arriverà il “Documento di pianificazione delleattività didattiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistemanazionale di istruzione (Piano scuola 2021-2022).

Il capo Dipartimento Versari scrive agli insegnanti: “Non si può consentireprevalgano attendismo o timore di sbagliare sul dovere di agire per organizzare il nuovo anno scolastico. Il dovere di “buon andamento” non può essere frenato dall’attesa di una sempre nuova circolare, parere tecnico, indicazione guida che definisca, chiarisca, interpreti sempre più e meglio una realtà in divenire e per sua natura cangiante e differenziata”.

L’Esame di Stato 2022 torna con gli scritti

L’Esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2021-2022, avrà inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta. Il giorno 22 giugno 2022, alle ore 8,30. C’è, quindi, il ritorno dello scritto di Italiano – che prelude a un secondo scritto seguendo l’indirizzo scolastico – dopo due anni svolti con un’unica prova orale.

L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (Terza media) si svolgerà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.

I risultati della Maturità 2021

Quest’anno è stato ammesso all’Esame di Stato del secondo ciclo il 96,2 per cento dei frequentanti. I diplomati sono il 99,8 per cento degli studenti che hanno sostenuto la prova (erano il 99,5 per cento nell’anno scolastico 2019-’20). A dimostrazione che anche la seconda Maturità in evo pandemico è stata più accogliente, i diplomati con lode sono risultati il 3,1 per cento rispetto al 2,6 di un anno fa. Più di un diplomato su due ha preso un voto superiore a 80: il 52,9 per cento si colloca infatti nella fascia di valutazione 80-100, rispetto al 48,9 dell’anno scorso. Praticamente stabili le valutazioni comprese tra 91 e 99 (al 15,6 per cento) e nella fascia di voto 81-90 (passati dal 21,1 per cento al 20,7).

I voti 60 sono passati dal 5,5 per cento del 2020 al 4,8 di quest’anno, dunque in calo. I voti nella fascia 71-80 passano dal 25 per cento al 23,7, i 61-70 dal 20,7 per cento al 18,5. Le percentuali degli studenti con 100 salgono dal 9,6 per cento dell’anno scorso al 13,5.

I docenti hanno assegnato la lode a 15.353 tra studentesse e studenti. Guardando al rapporto tra diplomati con lode e diplomati totali, la percentuale più alta si registra, così come lo scorso anno, in Puglia (5,9 per cento). Seguono Umbria (4,8 per cento), Marche (4,4), Calabria (4,4).

La media dei voti più alta si conferma nei licei, dove il 4,7 per cento dei candidati ha conseguito la lode, il 17,3 ha raggiunto 100 (numero in aumento rispetto al 12,9 per cento dell’anno scorso), il 18,1 per cento tra 91 e 99, il 21,9 per cento tra 81 e 90. Nello specifico, il Classico si conferma al primo posto per numero di diplomati con lode (8,5 per cento), seguito dal Liceo europeo (7,5 per cento) e dal Liceo scientifico (7 per cento).

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