Sistemi d’areazione, lo stallo anticipa la scuola del nuovo anno

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 24.3.2022.

Gilda Venezia

Sistemi d’areazione, l’input legislativo è stato dato. Purtroppo ora regna la bonaccia. Non è difficile prevedere lo scenario del nuovo anno. Tutto come prima!

Sistemi d’areazione. Tutto fermo

Sistemi d’areazione. Qualche settimana fa lo stallo sembrava superato con l’emendamento approvato nel Milleproroghe che prevede con  “con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, devono essere definite le linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di areazione”
Si sperava in un’accellerazione, vista il reiterato messaggio che presentava la scuola come una priorità nazionale. E invece dopo un mese pare che tutto sia rientrato e avvolto in una bonaccia preoccupante.
La conferma proviene da un  documento del Comitato nazionale IdeaScuola che esprime tutto il disappunto per una piccola riforma facilmente attuabile. Si legge: “Sono passati ormai oltre trenta giorni dall’approvazione da parte del Parlamento dell’emendamento al Decreto Legge n. 221 (convertito in Legge n. 11 del 1° febbraio scorso) sul tema della qualità dell’aria delle aule scolastiche, in funzione di prevenzione dal contagio da COVID-19, che preannunciava entro un mese l’inserimento di una norma specifica in un prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’istruzione) per definire le linee guida sulle specifiche tecniche dei dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione in riferimento agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. Anche su questo ci investe il silenzio da parte di tutti i Ministeri competentiDove sono le linee guida sull’aerazione?Ovviamente oltre alle linee guida tutt’ora inesistenti, servono investimenti mirati e una programmazione efficace per attrezzare tutte le scuole del Paese ed evitare il rimpallo di responsabilità fra enti regionali e locali, perché tutti gli alunni hanno uguali diritti allo studio e alla salute da Bolzano a Ragusa.”

Epilogo prevedibile in un  Paese dove i proclami abbondano

Purtroppo non era difficile prevedere lo stallo. La scuola è scomparsa dai radar massmediatici. Riemergerà, come tutti gli anni pre-Covid, per celebrare la fine delle lezioni e ricordare a tutti il rito  degli esami di Stato. Poi l’estate seppellirà tutto per riprendere la prima pagina dei quotidiani a metà settembre con l’inizio del nuovo anno. La scuola si ripresenterà con i soliti problemi: classi pollaio, edifici insicuri, ma forniti di finestre che garantiranno il ricambio d’aria. A novembre le aule. probabilmente saranno più fredde per i noti provvedimenti legati alla guerra russo-ucraina.

L’unica notizia veramente degna di attenzione per il grande pubblico, ma anche per i genitori sarà comunque la scuola aperta senza se e senza ma. Il resto non conta.

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Sistemi d’areazione, lo stallo anticipa la scuola del nuovo anno ultima modifica: 2022-03-25T06:49:39+01:00 da
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