Classi pollaio, la Tecnica impedisce la loro abolizione

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 5.3.2022.

Gilda Venezia

Classi pollaio, il tema si è eclissato. Non stupisce la sua rimozione. Finché la Tecnica, dominerà il mondo contemporaneo la iattura pedagogica voluta dal duo Gelmini-Tremonti manterrà la sua “cittadinanza” nelle aule scolastiche.

Classi pollaio, la iattura pedagogica è stata accantonata

Classi pollaio, la soluzione organizzativa e antipedagogica voluta dal duo Gelmini-Tremonti (2009) sarà ancora presente. Non si vede all’orizzonte il suo tramonto. Fino a qualche mese fa, il Ministro aveva dichiarato che la loro abolizione era una priorità assoluta della sua azione. La convinzione, però è durata poco. La pubblicazione dei dati basati sulla normativa vigente (DPR 81/09) è stata sufficiente per persuadere P. Bianchi che il nodo incide poco sulla qualità generale della didattica. Secondo questo report solo il 2,9 % delle classi superano i tetti definiti dalla norma e comunque sono concentrati negli istituti tecnici. Da qui la sua dichiarazione: “Tecnicamente la classe è considerata sovraffollata quando il numero degli alunni è al di sopra dei 27. Le riforme legate al Pnrr, su cui stiamo lavorando, definiranno non solo e non tanto il numero di alunni ma un vero e proprio equilibrio da raggiungere in ogni classe. La questione va affrontata strutturalmente“.
Queste parole rivelano il profilo universitario di P. Bianchi e la sua scarsa esperienza di aula scolastica, soprattutto nel ciclo primario.

La Tecnica è l’ostacolo principale alla loro abolizione

Coerentemente con la suddetta dichiarazione, il Ministro Bianchi guarda sempre con un certo interesse alla soluzione economica imposta dal decremento demografico. In altri termini, il dimagrimento delle classi avverrà in modo naturale, in quanto secondo alcune proiezioni nei prossimi quindici anni si ridurrà il numero degli alunni e degli studenti, nonostante le tante presenze di stranieri, soprattutto immigrati.
La stessa L. Azzolina, che aveva fatto dell’abrograzione delle classi pollaio una sua battaglia identitaria, nelle ultime settimane del suo incarico come Ministro ha ipotizzato questa soluzione. Certo fa riflettere la parabola discendente del M5s che dal riformismo radicale del 2018 (abolizione delle classi pollaio e della legge sulla Buona scuola) è passato alla conferma dell’esistente  con B. Floridia (sottosegretario del Mi) con la soluzione ridicola anti-Covid delle finestre aperte.
Seguendo F. Hegel, (“Non bisogna guardare l’albero, ma la foresta“), allarghiamo la nostra riflessione sul contesto culturale ed economico che rappresenta il maggior ostacolo all’abolizione delle classi pollaio. Il nostro contesto contemporaneo è dominato dalla Tecnica. Questa non è da identificare con i prodotti, ma con la visione del mondo che ha colonizzato ormai ogni campo umano. Mi riferisco allo scenario culturale, sociale, politico ed economico. Non poteva rimanere fuori la lingua italiana, sempre più snaturata da espressioni anglofone finalizzate a confermare un’idea di mondo. Tutto quello che stride con lo scenario della tecnica è espulso, caricandolo di tratti negativi. Due esempi: la lentezza e la fragilità. Queste non possono essere tollerate in un contesto che ha fatto della fretta e dell’efficienza i nuovi paradigmi.
E allora cosa è la Tecnica, avversata da M. Heidegger? E’ il perseguire un obiettivo con il minimo delle risorse. La conferma proviene dal filosofo “greco” U. Galimberti: “La logica dell’ottimizzazione imposta dalla tecnica ha un solo obiettivo: raggiungere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi.
Le classi pollaio rispondono perfettamente a questo credo. L’istruzione secondo la tecnica è una presenza mal sopportata. Da qui per una scuola ridotta a proposizione di contenuti e nella peggiore delle ipotesi a parcheggio degli alunni le classi pollaio sono la soluzione ottimale. Si hanno meno classi e quiondi un’ottimizzazione delle risorse umane e strumentali.
La riflessione sulle competenze o sulla didattica inclusiva rappresentano solo degli utili distrattori.

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Classi pollaio, la Tecnica impedisce la loro abolizione ultima modifica: 2022-03-06T07:27:04+01:00 da
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