dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 25.8.2015.
L’astensione da alcune attività aggiuntive e da funzioni non obbligatorie che servono alla dirigenza per scaricare ad altri responsabilità proprie è una delle strade da percorre per fermare la Buona scuola. Che non è la scuola degli insegnanti, degli ATA, degli studenti e delle famiglie, ma la scuola dei dirigenti e di questo governo
La FGU-Gilda degli Insegnanti, che per prima tra le altre organizzazioni sindacali il 23 novembre 2014 con la grande manifestazione di Firenze ha promosso la protesta contro la “cattiva scuola” di Renzi e Giannini, intende continuare la mobilitazione contro la Legge 107/2015 approvata con voto di fiducia nonostante le proteste di tutto il mondo della scuola.
La FGU-Gilda degli Insegnanti per difendere la libertà di insegnamento e la scuola come istituzione della Repubblica tutelata dalla Costituzione promuove una serie di iniziative sia a livello nazionale che a livello di singola scuola.
Nel mese di settembre 2015 la FGU-Gilda degli Insegnanti parteciperà, assieme ad altre organizzazioni, alla costituzione di un Comitato referendario per promuovere l’indizione di un referendum abrogativo delle norme della Legge 107/2015 che stravolgono la scuola pubblica statale.
Nel frattempo, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, sono già in cantiere i ricorsi presso il TAR e il Giudice ordinario contro le singole norme della Legge 107/2015. Il primo sulla esclusione di alcune categorie di docenti dal piano assunzionale sarà presentato nei prossimi giorni. Si continuerà facendo opposizione alle norme relative al Comitato di valutazione, alla chiamata diretta dei docenti e ai poteri “speciali” affidati al dirigente scolastico per la stesura del Piano triennale dell’Offerta Formativa, alla limitazione dei poteri del CSPI, alla limitazione a 36 mesi dei contratti a termine, alle deroghe alla contrattazione e alle deleghe.
Oltre a queste iniziative nazionali la FGU-Gilda degli Insegnanti propone ai docenti una mobilitazione in ogni scuola della Repubblica per coinvolgere tutto il personale della scuola, i genitori e gli studenti.
Per questo invitiamo i colleghi all’ASTENSIONE DA ALCUNE ATTIVITA’ AGGIUNTIVE E DI FUNZIONI CHE NON SONO OBBLIGATORIE A LIVELLO CONTRATTUALE E CHE SPESSO SERVONO ALLA DIRIGENZA PER TRASFERIRE AD ALTRI RESPONSABILITA’ PROPRIE.
- NON ACCETTARE LA NOMINA A COORDINATORE DI CLASSE, DIPARTIMENTO, COORDINAMENTO PER MATERIA, Si tratta di organi collegiali che possono volta per volta autoorganizzarsi nelle loro funzioni. Si ricorda che i consigli di classe dovrebbero essere tutti presieduti dal dirigente. L’esperienza ci ha insegnato che tali compiti, spesso di grande responsabilità come quello del coordinatore di classe, vengono retribuiti con somme irrisorie del FIS.
- Così pure invitiamo i colleghi a NON ACCETTARE LE FUNZIONI DI RESPONSABILE DI LABORATORIO e RESPONSABILE DI PLESSO che sono sempre state delegate dal dirigente con riconoscimenti irrisori a livello di FIS.
- NON ACCETTARE LA NOMINA COME COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO in quanto la legge di stabilità ha eliminato gli esoneri per queste funzioni.
- NON ACCETTARE LA NOMINA A “STAFF” DELLA DIRIGENZA ( la legge 107 prevede la possibilità per il dirigente di nominare fino al 10% dell’organico dei docenti per creare il suo staff). Ricordiamo che tali funzioni non sono retribuite a livello di CCNL. Dovrebbero essere pagate dal fondo della dirigenza scolastica !!
Per rifiutare tali funzioni vedere l’ALLEGATO 1
Chiediamo inoltre a tutti i colleghi di non dare la propria disponibilità a svolgere ore aggiuntive rispetto a quanto stabilito dal CCNI, né a coprire ore alternative all’IRC, né tanto meno ad effettuare ore straordinarie. Questo tipo di disponibilità oltre ad essere riconosciuta in misura irrisoria dal punto di vista economico costituisce un grave danno nei confronti dei docenti a tempo determinato e serve alle scuole a risolvere problemi strutturali nell’organizzazione interna del lavoro
ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA RESISTENZA ATTIVA
dal 1 settembre 2015
COSA FARE NEL PRIMO COLLEGIO DEI DOCENTI
Nei prossimi giorni, con l’inizio dell’anno scolastico 2015/16, i dirigenti scolastici proporranno ai Collegi docenti le delibere per l’attuazione della Legge 107/2015. LA FGU-GILDA DEGLI INSEGNANTI PROPONE AI DOCENTI UNA RESISTENZA ATTIVA AL FINE DI CONTINUARE A DIFENDERE LA LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E LA SCUOLA PUBBLICA STATALE DAL PRESIDE-AUTOCRATE.
NEL PRIMO COLLEGIO DOCENTI, NEL CASO SIA PRESENTE ALL’ODG L’ELEZIONE DEI DUE MEMBRI DEL NUOVO COMITATO DI VALUTAZIONE, BISOGNA VOTARE CONTRO (non astenersi!) OPPURE PRESENTARE UNA MOZIONE DI RINVIO (vedi modello ALLEGATO 2) PER POTERSI ORGANIZZARE PER SCEGLIERE LE COLLEGHE E I COLLEGHI PIÙ IDONEI. Ricordiamo che ora IL COMITATO DI VALUTAZIONE HA DURATA TRIENNALE e ha poteri importanti per definire i criteri per la premialità dei docenti “meritevoli” e per esprimere il giudizio per l’anno di prova dei neoimmessi in ruolo.
E’ OPPORTUNO CHE IN OGNI SCUOLA SI ORGANIZZINO URGENTEMENTE RIUNIONI DEI DOCENTI E DELLE RSU PER ORGANIZZARE LA RESISTENZA ALLA LEGGE 107, SICURAMENTE PRIMA DEI COLLEGI DEI DOCENTI PER L’ELEZIONE DEI MEMBRI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE E PER LA DELIBERA DEL POF TRIENNALE
MEMBRI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE: deve essere chiaro che i due rappresentanti del Collegio dei Docenti DEVONO RAPPRESENTARE IL COLLEGIO E NON IL DIRIGENTE SCOLASTICO, devono pertanto proporre criteri condivisi con i docenti. E’ opportuno che i criteri che sono proposti nel Comitato di Valutazione debbano essere concertati con le RSU. PER “PREMIARE IL MERITO” nel Comitato di Valutazione DEVE ESSERE CHIARO FIN DALL’INIZIO LA PROPOSTA SU QUALE PERCENTUALE DELLE SOMME STANZIATE PER IL MERITO DEBBA ANDARE PER FUNZIONI O ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE (legate di fatto ai compiti della dirigenza – es. collaboratori, commissione RAV, responsabili di sede, ecc.) E QUALE PERCENTUALE DEBBA ANDARE AL POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA (progetti essenziali e caratterizzanti della la scuola, innovazioni didattiche, ecc.). LA GILDA RITIENE CHE LA PERCENTUALE FINALIZZATA ALLA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ LEGATE ALLA DIDATTICA DEBBA ESSERE PREVALENTE.
IMPORTANTE: DA CHIARIRE DA SUBITO CON LE RSU CHE COLORO CHE SONO PREMIATI CON IL FONDO PER IL MERITO NON POSSONO ESSERE RICONOSCIUTI PER LE STESSE ATTIVITA’ A LIVELLO DI DISTRIBUZIONE DEL FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. NON SI PUO’ PAGARE UNA PERSONA DUE VOLTE PER LA STESSA FUNZIONE!!
PIANO DELLE ATTIVITA’: di norma è all’ordine del giorno in un collegio successivo al primo. Il piano delle attività è predisposto dal dirigente scolastico, ma è deliberato dal Collegio dei Docenti. Ciò significa che il Collegio può modificare anche radicalmente la proposta con propria deliberazione.
ATTENZIONE: nel piano delle attività è necessario esplicitare date e orari degli impegni (consigli di classe, collegi docenti, ecc.) sapendo che per contratto si devono programmare FINO A 40 ORE PER COLLEGI E LORO ARTICOLAZIONI e FINO A 40 ORE PER CONSIGLI DI CLASSE (con l’esclusione degli scrutini e degli esami). Non è previsto nel piano delle attività inserire attività accessorie quali viaggi di istruzione e formazione.
COSA FARE NEI PROSSIMI COLLEGI DEI DOCENTI
Il MIUR ha comunicato che entro il 5 ottobre devono essere indetti i Collegi dei Docenti per deliberare il POFT (Progetto dell’Offerta Formativa Triennale) finalizzato anche all’organico di potenziamento. Com’è noto si dovrebbero identificare quali discipline o aree disciplinari potenziare oltre all’organico tradizionale. Per la legge 107 Il piano “e’ elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano e’ approvato dal consiglio d’istituto”.
Il Collegio deve quindi per la legge 107 deliberare il POFT seguendo gli indirizzi gestionali del dirigente. E’ un fatto che riteniamo fortemente lesivo della libertà di insegnamento e dell’autonomia del collegio dei docenti. ATTENZIONE: il POFT diventa per tre anni di norma il documento che definisce l’assetto organizzativo delle attività didattiche e legate alla didattica e quindi l’organico richiesto. NON INSERIRE E VOTARE ATTIVITA’ CHE POCO O NULLA HANNO A CHE FARE CON L’ATTIVITA’ ORDINARIA DELLA SCUOLA, NON INSERIRE COME ATTIVITA’ OBBLIGATORIE FUNZIONI E ATTIVITA’ CHE NON SI SA SE POTRANNO ESSERE RICONOSCIUTE A LIVELLO ECONOMICO AGGIUNTIVO (ad es. dipartimenti, commissioni, viaggi di istruzione, ecc.). UN VOTO NEGATIVO RISPETTO AD UNA PROPOSTA DEL DIRIGENTE NON CONDIVISA DAL COLLEGIO E’ PIENAMENTE LEGITTIMO, ANZI NECESSARIO!!
FUNZIONI STRUMENTALI E STAFF DELLA DIRIGENZA: per il CCNL devono essere identificate le aree delle funzioni strumentali dal Collegio dei Docenti e devono essere votati sempre dal Collegio i colleghi responsabili (con voto segreto essendo votazione su persone che si candidano). E’ invisa in molte scuole la prassi scorretta e, secondo noi, illegittima, secondo la quale il Dirigente nomina direttamente le funzioni come “parte del suo staff”. LE FUNZIONI STRUMENTALI SONO PAGATE CON FONDI DEDICATI DEL MOF (MONTE DELL’OFFERTA FORMATIVA) ATTRIBUITI ALLE SCUOLE DAL MIUR E QUINDI NON POSSONO ESSERE PAGATE CON I FONDI PER IL MERITO PER LA STESSA FUNZIONE.
NEI PROSSIMI GIORNI COMUNICHEREMO ALTRE INDICAZIONI PER I DOCENTI E TUTTI I LAVORATORI DELLA SCUOLA CONFIDANDO CHE SI ABBIA LA PIU’ AMPIA UNITA’ NELLE INIZIATIVE.
Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia
La mobilitazione contro la “cattiva scuola” non si ferma ultima modifica: 2015-08-31T08:00:05+02:00 da