Riapertura delle scuole a settembre, si preferisce la resilienza al cambiamento

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 7.7.2021.

Gilda Venezia

Riapertura delle scuole, si ripeterà lo scenario dello scorso anno. Economicamente si preferisce la resilienza al cambiamento. Un esempio: la conferma delle classi pollaio.

Riapertura delle scuole, il cts conferma lo scenario di un anno fa

Riapertura delle scuole, il Cts conferma lo scenario ipotizzato un anno fa. Il pronunciamento conferma che il pacchetto Azzolina, da me definito scudo, rappresenta la migliore soluzione contro il Covid non più cinese. Ne va dato atto all’ex Ministra pentastellata, che ha subìto una gogna mediatica senza precedenti,  soprattutto dall’opposizione al governo Conte 2 e dal partito di M. Renzi.  Quindi , come si legge su “Il Fatto Quotidiano” (5 luglio) “si tornerà con le mascherina e rispettando il distanziamento: e vista l’incertezza dello scenario epidemiologico vanno individuate già adesso le misura di massima da applicare per gli istituti a seconda che si trovino in zona bianca, gialla o rossa…Il Cts ricorda, infatti, che molto probabilmente le vaccinazioni porteranno a una riduzione della diffusione del virus e che l’immunizzazione del personale docente (ad oggi è al 73% del totale) ridurrà ulteriormente i contagi nelle scuole. Ma nonostante questo al momento non è possibile prevedere quanti minori saranno vaccinati a settembre

Si preferiscono le soluzioni emergenziali

La conferma dello scenario  non sorprende.  Il Cts si era già pronunciato ad aprile. Si legge “Il Comitato tecnico scientifico, in occasione della medesima riunione (verbale n.10 del 21 aprile 2021) e nelle more degli approfondimenti che sta in proposito conducendo in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’INAIL e il Ministero della Salute, ha altresì suggerito di continuare ad attenersi ai protocolli di sicurezza dallo stesso CTS già in precedenza approvati” Il suggerimento è da accogliere favorevolmente.  Non siamo ancora fuori dalla pandemia. Per esserlo occorre che il Pianeta sia immunizzato, considerando  l’alto tasso di mobilità delle persone, imposto dallo sviluppo del sistema economico  e dall’evoluzione dei bisogni sociali.
Le soluzioni, però non possono avere carattere permanente e quindi essere considerate delle riforme. Hanno un profilo emergenziale, in quanto legate al momento attuale. Volando alto e accogliendo la prospettiva hegeliana a osservare la foresta e non l’albero, è possibile affermare che la mascherina e il distanziamento rappresentano delle soluzioni improntate alla resilienza. Quest’ultima ha lo scopo di attivare delle dighe mentali per non soccombere alla forza distruttiva dell’evento. Passata la tempesta si torna al punto di partenza.
In questo senso va interpretato lo scudo Azzolina.

Il cambiamento e le classi pollaio

Abbracciare il cambiamento e quindi accettare la sfida del mare aperto significa rivedere lo scenario precedente alla crisi, impostando un diverso futuro. Concretamente l’attuale momento rappresenta un’opportunità per rivedere il modello di scuola, superando i criteri imposti dalla finanza. Il punto più alto di questa invasione di campo si è avuto con l’introduzione delle classi pollaio. La loro abolizione non è all’ordine del giorno. Gli Usr hanno governato l’assegnazione del personale scolastico, partendo dai parametri del D.P.R. 81/09.  Quindi il prossimo anno si replicherà, confermando l’assenza di una prospettiva che vada oltre le soluzioni dello scudo Azzolina.

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