TuttoscuolaNews, n. 1185 del 20.10.2025.
Il crollo nell’edificio scolastico di Roma senza le certificazioni sulla sicurezza. E gli altri edifici nelle stesse condizioni?
Venerdì mattina 17 ottobre, nel momento dell’ingresso degli studenti e del personale scolastico, è crollato il controsoffitto dell’edificio di un istituto superiore a Roma nella zona del Quadraro.
RomaToday ne ha dato notizia in questi termini: Una strage sfiorata con la parte centrale del controsoffitto venuta giù in orario d’ingresso del personale docente e scolastico. Nessuno è rimasto colpito: la scuola è stata evacuata.
La chiamata ai soccorritori alle 8:00 di stamattina dall’istituto superiore Piaget Diaz in via Diana per il crollo del controsoffitto che si trova sopra alle scale dei vari piani della sede succursale della scuola superiore. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno provveduto a evacuare gli studenti da una scala secondaria. Nessuno è rimasto ferito con alcuni degli alunni medicati sul posto dal personale del 118 per aver respirato le polveri dei materiali alzatisi in seguito al crollo con i vigili del fuoco al lavoro per controllare la stabilità del tetto. Ignote ancora le cause. Grazie al cielo, nessuno si è fatto male.
Un caso fortuito, frutto di un imprevedibile evento avverso nell’ambito di una struttura completamente a norma?
Nient’affatto. Tuttoscuola ha verificato se quell’edificio dispone delle tre certificazioni di base che attestano la sicurezza di un edificio (agibilità, prevenzione incendi, omologazione centrale termica). Ebbene non ne ha neanche una. Zero certificazioni. Almeno così risulta dall’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia scolastica curata dal Ministero dell’istruzione e del merito in collaborazione con gli enti locali, che l’ha aggiornata lo scorso 14 luglio, con riferimento ai dati relativi all’anno scolastico 2023-2024 (ma consultando i dati provvisori relativi al 2024-25 nulla era cambiato per la succursale di via Diana dell’istituto Piaget Diaz).
E allora il fatto che sia crollato il controsoffitto assume un altro contorno rispetto alla “tragica fatalità”. Se è vero che se un edificio non dispone delle previste certificazioni di sicurezza ciò non comporta che sia di per sé insicuro (le motivazioni possono essere varie), e che se ne dispone ciò non azzera il rischio che possa accadere qualcosa, è altrettanto vero che la mancanza di quelle certificazioni denota che non sono stati attestati quei requisiti ritenuti fondamentali per garantire la sicurezza delle persone che entrano in quello stabile.
Qualsiasi struttura privata (non solo strutture produttive, anche semplici uffici), priva anche di uno solo di questi certificati, verrebbe chiusa immediatamente per gravi problemi di sicurezza.
Si tratta di un caso isolato? Quell’edificio di cui è crollato il controsoffitto è uno dei pochi a non avere né il Certificato di agibilità, né il Certificato di prevenzione incendi, né il Certificato di omologazione centrale termica? No: purtroppo altri 14.511 edifici scolastici, il 36% dei 39.993 che costituiscono il patrimonio edilizio della scuola statale italiana sono nella stessa condizione: zero certificazioni.
Vi studiano e lavorano ogni giorno circa 2 milioni e novecentomila tra studenti e personale della scuola.
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