Divieto smartphone a scuola. La facile soluzione che evita la gestione

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 24.6.2025.

Divieto smartphone a scuola. Il no del Ministro coinvolge tutto il sistema scolastico. Si intraprende la soluzione più semplice.

Gilda Venezia

Divieto smartphone a scuola. Il divieto totale del Ministro

Divieto smartphone a scuola.
Scrivevo qualche giorno fa ” Con G. Valditara la scuola italiana ha imboccato decisamente l’approccio più restrittivo, che secondo Valditara ha il fine di proteggere i ragazzi dal male assoluto del dispositivo.
Il Ministro aveva iniziato il 19 dicembre 2022 con il primo grado (scuole primarie ed ex medie), limitandosi a ricordare le disposizioni del Decreto Fioroni (15 marzo 20007). Il divieto è diventato più esplicito e stringente (Nota 11.07.24), coinvolgendo anche la scuola dell’infanzia. E’ di questi giorni la pubblicazione di una disposizione che conclude il suddetto processo con le scuole di secondo grado (16.06.2025).
La decisione non sorprende. Difficile pensare che la certezza granitica del Ministro, potesse lasciar fuori anche gli studenti ultraquattordicenni”.

Non vietare per riprendere per “i capelli” i nostri ragazzi

Il Ministro supporta il divieto totale, citando diverse ricerche. Questa mattina il quotidiano ItaliaOggi dedica un articolo a firma di Martino Scacciati agli studi di parte. La presentazione di questa tipologia di studi rischia di essere fuorviante, in quanto la realtà non è mai solo bianca o nera. La sua cifra cromatica è il grigio, risultato dei due suddetti colori.
Il divieto è la soluzione  più semplice, costituendo una sorta di pulizia della coscienza degli adulti M. Lancini 2024), autori dello  scenario dove l’online assorbe gradualmente la vita reale.
Rimanendo però nell’ambito delle ricerche si rischia di eclissare il dato partecipativo ed educativo del problema. In altri termini resta il problema della gestione del dispositivo più utilizzato dalla generazione Z/alpha.
Non si possono lasciare soli i ragazzi! La scuola non può essere costretta a ritirarsi dall’esistenza reale dei ragazzi. L’abbandono del sistema formativo significa consegnare i nostri ragazzi agli appetiti senza freno dell’industria digitale. Il messaggio ne contraddice altri dove invece è richiesta più presenza dell’istituzione (educazione civica, sessuale…).
Nella sua newsletter scrive l’insegnante-filosofo E. Ferretti: ” La verità è che noi abbiamo abbandonato intere generazioni a una tecnologia che non conoscevano, e ora diciamo loro: «Non siete stati capaci di contenervi, quindi ve la proibiamo». Fossi un adolescente, risponderei: «Ma guarda che la colpa, caro adulto, è solo tua. Sei tu che ci hai lasciati da soli, e adesso te ne vuoi lavare ulteriormente le mani rendendo il cellulare una mia colpa. E con quale scopo, poi? Migliorarci la vita o semplicemente poter fare lezione più tranquillamente, catturando la nostra attenzione solo per pura mancanza di alternative?»”

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Divieto smartphone a scuola. La facile soluzione che evita la gestione ultima modifica: 2025-06-25T04:11:05+02:00 da
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