Il ritorno del Latino alle medie

Gilda Venezia

Orizzonte Scuola, 11.6.2025.

È inserito nelle Nuove Indicazioni nazionali (ma opzionale) per conoscere e imparare meglio la lingua italiana e le sue regole. Le competenze attese.

Gilda Venezia

Le Nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado segnano “il grande ritorno del Latino per conoscere e imparare meglio la lingua italiana e le sue regole”: così lo definisce il Ministero commentando la pubblicazione del testo rivisto inviato al CSPI per il parere.

La reintroduzione del latino dalla seconda media sarà opzionale e curriculare.

Apprendere il latino – spiega il Ministero – favorirà lo sviluppo della logica, del ragionamento, della concretezza. La disciplina insegnerà inoltre i grandi valori che sono a fondamento della nostra civiltà“.

Il Latino per l’educazione linguistica

L’insegnamento del Latino è pensato per potenziare la competenza linguistica e logica, attraverso:

  • il consolidamento delle regole grammaticali;
  • l’arricchimento lessicale;
  • l’educazione al ragionamento ordinato e alla chiarezza espositiva.

Il percorso didattico si propone di:

  • favorire confronti lessicali tra latino, italiano e lingue straniere moderne;
  • includere applicazioni digitali per lo studio etimologico;
  • stabilire connessioni con le discipline STEM e con l’educazione civica, valorizzando anche il ruolo dei principi costituzionali.

Si tratta di una prospettiva che supera la visione tradizionale dello studio del Latino, collocandolo all’interno di un orizzonte formativo ampio e integrato.

Il Latino come patrimonio europeo

Uno degli aspetti qualificanti è il riconoscimento del Latino come elemento costitutivo della civiltà europea. Lo studio della lingua classica consente di:

  • cogliere le linee di continuità e discontinuità tra passato e presente;
  • comprendere il contributo del Latino alla formazione dell’identità culturale europea.

Ci saranno i vocabolari digitali

L’insegnamento non si limita a un approccio teorico. Vengono previsti momenti dedicati a:

  • riconoscere l’origine latina di parole italiane, comprese quelle di uso comune e i latinismi presenti in testi fondamentali come la Costituzione;
  • utilizzare vocabolari digitali per l’analisi etimologica;
  • esercitarsi nella comprensione globale di frasi e testi latini semplici, attraverso attività in contesti laboratoriali.

Competenze attese

Nel testo vengono indicate le competenze attese al termine della classe terza:

  • Educazione linguistica diacronica. Comprendere l’importanza del latino per raggiungere una piena consapevolezza nella lettura e nella scrittura dell’italiano.
    Riconoscere l’origine latina di parole italiane appartenenti a registri linguistici differenti, dall’italiano parlato fino a quello letterario studiato. Comprendere i primi elementi della lingua e della cultura latina e gli elementi di persistenza e variazione del lessico latino nei temi collegabili con l’ambito di cittadinanza.
    Comprendere
  • Consapevolezza della centralità del latino nella tradizione culturale italiana. Comprendere la funzione del latino nella produzione di testi e documenti con valenza storico-letterario giuridica e nel patrimonio culturale nazionale (artistico, archeologico, epigrafico, museale) riflettendo consapevolmente sul presente alla luce del passato.
  • Confronto interlinguistico e interdisciplinare. Partire dal latino per stabilire confronti con le strutture basilari di altre lingue flessive note.

6 genitori su 10 dicono sì

Da un’indagine svolta dal Ministero è emerso che oltre 6 genitori su 10 apprezzano il ritorno del Latino: il 63% lo valuta positivamente, di cui il 21% molto positivamente.

Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 1200 genitori di bambini delle scuole dell’infanzia, primaria e medie.

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Il ritorno del Latino alle medie ultima modifica: 2025-06-11T18:01:32+02:00 da

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